Welfare aziendale: i benefit più desiderati dagli italiani
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Per oltre la metà degli italiani, i benefit compresi nel welfare aziendale sono meglio di un aumento: fra i preferiti trionfano smart work, servizi sanitari e formazione.
Un giro d’affari da 21 miliardi di euro
Un recente studio CENSIS ha rivelato che il welfare aziendale rappresenta un potenziale giro d’affari da oltre 21 miliardi di euro: questo sarebbe infatti il valore complessivo delle prestazioni e dei servizi di welfare aziendale, se venissero garantiti a tutti i lavoratori del settore privato. E anche se sono ancora poche le aziende con piani di welfare adeguati, l’interesse nei confronti dei benefit aziendali è in costante aumento fra la popolazione, al punto che il 58,7% dei lavoratori italiani si è dichiarato favorevole a trasformare gli aumenti retributivi in prestazioni di welfare. Fra i principali sostenitori dei benefit ci sono dirigenti, quadri organizzativi e lavoratori con redditi medio-alti, ma anche dipendenti con figli, soprattutto se di età inferiore ai tre anni. Molti dei servizi di welfare aziendale, infatti, hanno lo scopo di promuovere un migliore equilibrio fra lavoro e vita privata grazie a orari più flessibili, disponibilità di asili nido e incentivi per la formazione.
La crescente importanza del tema del welfare aziendale è testimoniata anche dai numerosi interventi da parte del governo destinati a sostenere l’implementazione di piani welfare da parte delle aziende. La Legge di stabilità del 2016 aveva reso più consistenti le agevolazioni per le aziende che offrono ai dipendenti servizi di welfare, ma la recente Legge di bilancio ha introdotto anche la detassazione dei premi di produttività, che saranno totalmente esenti nel caso in cui i dipendenti scelgano di usare il valore del bonus sotto forma di voucher per servizi di welfare.
Quali sono i benefit più apprezzati dagli italiani?
Secondo una ricerca svolta da Ipsos, al momento l’offerta di benefit aziendali da parte delle compagnie italiane è per lo più limitata all’erogazione di buoni pasto, alla fornitura di dispositivi elettronici e di servizi assicurativi. Tuttavia, dalle interviste effettuate su un campione di oltre 800 dipendenti di età compresa fra i 25 e i 60 anni, è emerso che i lavoratori italiani desiderano maggiori servizi a sostegno della famiglia e più benefit mirati ad aumentare il benessere personale dei dipendenti. Nella classifica stilata da Ipsos i servizi di sostegno alla famiglia si trovano al primo posto fra i benefit più apprezzati. Il 59% degli intervistati ha infatti sottolineato che la tranquillità data dal sapere che i propri cari sono adeguatamente assistiti, sia che si tratti di figli piccoli o di parenti anziani, è fondamentale per il benessere del dipendente e dunque indispensabile per garantire un adeguato rendimento sul lavoro. In questo ambito, i benefit più richiesti sono il rimborso delle tasse scolastiche dei figli (23%), le agevolazioni per libri di testo (23%) e asili nido (15%), ma anche servizi di cura per gli anziani (17%) e campi estivi per i figli (5%).
Secondi in classifica sono i servizi per la cura della persona: in questa categoria i benefit più desiderati sono il rimborso delle spese mediche (45%) e le agevolazioni per le visite specialistiche (9%), ma sono molto apprezzati anche voucher per vacanze e viaggi (12%), buoni omaggio per centri benessere e biglietti per attività come cinema, concerti o eventi sportivi. Secondo un’indagine dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, il welfare aziendale potrebbe anche giocare un ruolo fondamentale nell’implementazione di strategie di prevenzione su larga scala: istituire screening e check-up annuali come parte del programma di welfare sarebbe infatti in grado di aumentare sensibilmente l’aderenza ai protocolli di prevenzione da parte dei lavoratori.
Al terzo posto della classifica di Ipsos troviamo i benefit legati all’acquisto di beni e servizi: i preferiti in assoluto sono i buoni benzina (67%), seguiti dai buoni acquisto (27%) e dagli omaggi come dispositivi elettronici e ceppi natalizi (6%). Secondo il rapporto, questi incentivi sono fra i più apprezzati dai lavoratori che li interpretano come una testimonianza tangibile dell’attenzione che l’azienda o il datore di lavoro dedicano ai bisogni personali ed emotivi dei propri dipendenti.
Ironicamente, agli ultimi posti della classifica dei benefit più apprezzati si trovano proprio quelli che sono al momento i servizi di gran lunga più diffusi nei programmi di welfare aziendale, ovvero le coperture assicurative (47%), i buoni pasto (46%) e i rimborsi per il trasporto (42%). Secondo gli intervistati, questi servizi sono meno apprezzati di altri non solo perché vengono ormai dati per scontati, ma anche perché vengono considerati al pari di requisiti indispensabili per svolgere il proprio lavoro, anziché agevolazioni aggiuntive.