Welfare aziendale: agevolazioni alle aziende che investono nei dipendenti

Welfare aziendale: agevolazioni alle aziende che investono nei dipendenti

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Investire nel benessere dei dipendenti è una scelta vincente in termini di produttività, resa sempre più facile dalle numerose agevolazioni governative rivolte alle aziende. 

Cosa si intende per welfare aziendale?

Il welfare aziendale è l’insieme delle iniziative promosse dal datore di lavoro e mirate a incrementare il benessere del lavoratore tramite l’integrazione della retribuzione con benefit relativi alla fornitura di servizi e prestazioni non monetarie.

I benefit possono riguardare le più svariate aree della vita privata e lavorativa e prendere la forma di contributi per fondi pensionistici complementari, azioni societarie, rimborsi (totali o parziali) delle spese sostenute per gli spostamenti connessi al lavoro, agevolazioni per servizi di natura sanitaria o educativa, così come sconti e promozioni per attività legate al tempo libero.

L’erogazione dei benefit può essere collegata ai premi di produttività o far parte delle condizioni contrattuali di lavoro. Tuttavia, mentre i premi di produttività puntano a legare parte della retribuzione del dipendente all’andamento dell’azienda, il welfare aziendale si concentra principalmente sull’offrire ai dipendenti (e ai loro familiari) prestazioni e servizi di utilità sociale per favorirne il benessere.

Perché conviene investire nel welfare aziendale

Come illustrato in un precedente articolo, il benessere dei dipendenti è un fattore chiave per la produttività aziendale: un dipendente felice è più produttivo del 22% in più rispetto a un dipendente insoddisfatto e si sente più attivamente partecipe delle sorti della compagnia per la quale lavora, il che si traduce in un aumento del fatturato aziendale e in un maggiore grado di soddisfazione dei clienti, ma anche in una diminuzione dell’incidenza di fenomeni come l’assenteismo e il turnover.

Vantaggi che non sono passati inosservati alle aziende italiane, che hanno cominciato a investire sempre più consistentemente in iniziative volte a migliorare il benessere dei dipendenti, come testimoniato da una ricerca condotta da ATKearney per conto di Sodexo Benefits and Rewards: i dati mostrano che il 71% delle aziende italiane ha investito o sta investendo nel welfare aziendale. Si tratta di una percentuale destinata a crescere, per merito anche delle recenti manovre di detassazione sui servizi di welfare e sui premi di produttività.

Secondo i dati Sodexo, i benefit offerti dalle aziende italiane ai propri dipendenti consistono principalmente in buoni pasto (58%), seguiti dalla possibilità di lavorare part-time (50%), dall’assistenza sanitaria (42%), dagli aiuti economici per l’istruzione dei figli (22%), dall’opportunità di lavorare in remoto (22%), sino ad arrivare ai servizi di asilo e babysitting (17%) e ai buoni acquisto (16%).

Il supporto governativo al welfare aziendale

La crescente importanza data al welfare aziendale è sottolineata anche dagli interventi governativi destinati a sostenere le aziende che decidono di investire nel benessere dei lavoratori. Il primo passo è stata la Legge di Stabilità del 2016, che ha reso più consistenti le agevolazioni fiscali per le aziende che hanno attivato politiche di welfare aziendale, come i buoni pasto, gli asili nido e le forme di assistenza integrativa. La Legge di Bilancio 2017 ha poi integrato queste agevolazioni stabilendo che i benefit aziendali scelti dai lavoratori non concorrono a formare reddito e non sono sottoposti all’imposta sostitutiva del 10%.

Infine, la Legge di Stabilità del 2018 ha regolamentato la detassazione dei premi di produttività e ha ampliato il novero di benefit esclusi dal reddito di lavoro per includere, fra le altre, le somme erogate ai dipendenti per l’acquisto di abbonamenti per i trasporti pubblici locali, regionali e interregionali.

Benefit a misura di lavoratore

Il fattore più importante per giudicare il potenziale impatto dei benefit proposti dalle aziende rimane il grado di soddisfazione e benessere che questi producono dal punto di vista dei dipendenti. Ma cosa vogliono i dipendenti italiani dalle aziende?

Un’indagine condotta da EasyHunters ha rilevato che fra i benefit più importanti per i lavoratori figurano i corsi di formazione (30,7% degli intervistati), le assicurazioni e le forme previdenziali integrative (23,9%), seguite da convenzioni e sconti per beni e servizi (16,2%).

Le convenzioni più desiderate sono decisamente quelle che riguardano il tempo libero: al primo posto infatti si trova la possibilità di ottenere una convenzione con palestre o centri fitness (42,8%), seguita da sconti e promozioni legati all’ambito food and beverage (34,2%) o all’area dell’ottica e della salute (27,7%).