Supera la tendenza a procrastinare: ingoia il rospo!
- Gestione del tempo
- Work Life Balance
Quando ci troviamo di fronte a compiti che non vogliamo portare a termine, è facile cedere alla voglia di rimandare a domani. Per sconfiggere la procrastinazione e smettere di fuggire dagli impegni più sgradevoli è necessario affrontarli nel modo giusto.
Le cause della tendenza a rimandare
In questo blog ci siamo spesso occupati del tema della procrastinazione: dalle sue cause nascoste agli approcci scientifici per combatterla. Questo perché si tratta di un problema estremamente diffuso: secondo la American Psychological Association, il 20% della popolazione è costituito da procrastinatori cronici, persone per cui rimandare gli impegni è diventata un’abitudine quotidiana che viene estesa a tutti gli ambiti della vita. Le conseguenze possono diventare estremamente negative: la consapevolezza delle scadenze che si accumulano, la lista delle cose da fare che si allunga, non fanno infatti che aumentare i livelli di stress e rendono le persone più vulnerabili a disturbi come l’ansia.
Nonostante generalmente si pensi al problema come alla conseguenza di un’incapacità personale di gestire produttivamente il tempo, o peggio, come a una questione di pigrizia, le cause della tendenza a procrastinare vanno ricercate altrove. Il motivo per cui rimandiamo gli impegni che troviamo difficili, sgradevoli o poco stimolanti è infatti spesso legato alla nostra autostima: come spiega Dominic Voge, autore di un libro e di una TED Talk dedicati al tema della motivazione, tendiamo a rimandare i compiti che rischiano di mettere in discussione l’immagine che abbiamo di noi stessi come competenti, produttivi, capaci.
Le attività che siamo più inclini a rimandare sono infatti principalmente quelle in cui rischiamo di fallire o di scontrarci con i nostri limiti. Tentare di evitarli diventa dunque un modo per preservare la nostra autostima e la nostra fiducia in noi stessi. Purtroppo si tratta di una soluzione temporanea: quando gli impegni cominciano ad accumularsi e le conseguenze cominciano a farsi sentire, i procrastinatori cronici possono sentirsi schiacciati dal peso delle responsabilità che hanno tentanto di evitare fino a quel momento ed essere tormentati da un profondo senso di inadeguatezza per non essere riusciti ad essere all’altezza dei propri doveri.
Ingoia il rospo!
La tensione fra procrastinazione e desiderio di essere produttivi porta spesso a vivere una forte tensione interna, lasciando i procrastinatori di fronte a una impasse difficile da superare. Rimandare ciò che è sgradevole nell’immediato, al prezzo di stress e ansia, rende progressivamente più facile procrastinare altri impegni, così che lo stress e l’ansia aumentano fino a toccare livelli intollerabili, rendendo più faticoso portare a termine qualsiasi attività.
Per uscire da questo circolo vizioso, Brian Tracy, autore e speaker motivazionale specializzato in produttività, propone una soluzione: Eat the Frog (in italiano, ‘Ingoia il rospo’). Il nome del suo metodo, come spiega lo stesso Tracy nel suo libro Ingoia il rospo. L’arte di liberare il tempo e vivere liberi, viene da una frase attribuita a Mark Twain: «Se la prima cosa che fai quando ti svegli al mattino è mangiare una rana viva, avrai la soddisfazione di sapere che sarà probabilmente la cosa peggiore che ti capiterà durante tutta la giornata».
Nel contesto della strategia Eat the Frog, la rana viva (o il rospo, nella versione italiana) è il compito peggiore fra quelli che ci aspettano per la giornata, quello che più di tutti sentiamo istintivamente il desiderio di rimandare. Il consiglio paradossale è affrontare questo ostacolo per primo, meglio ancora se proprio all’inizio della giornata, proprio perché è quello che ci risulta più sgradevole.
Perché ingoiare il rospo?
Nonostante la semplicità della soluzione proposta da Tracy, l’approccio alla base di questo metodo è tutt’altro che superficiale. Anzitutto, per metterlo in pratica, è necessario abituarsi a individuare il nostro rospo, cioè il compito più importante e difficile della nostra to-do list, ed essere in grado di identificare i propri obiettivi è una delle capacità più importanti per riuscire a essere davvero produttivi.
La raccomandazione di dedicarci al compito più sgradito come prima cosa dopo il risveglio è poi un modo per sfruttare al massimo le energie mentali e psicologiche, prima che esse vengano lentamente erose dalle varie attività della giornata. Imparare a gestire le proprie energie (fisiche, mentali, psicologiche) è forse ancora più importante di imparare a gestire bene il proprio tempo. Mentre il tempo che abbiamo a disposizione è infatti una risorsa finita, le energie possono essere recuperate tramite il risposo e massimizzate con pause regolari.
Infine, quando riusciamo ad affrontare il compito che più ci spaventa o che più sentiamo il desiderio di evitare, magari uno di quelli che rimandiamo da mesi, proviamo immediatamente un senso di sollievo e di soddisfazione per essere finalmente riusciti a portarlo a termine. Queste sensazioni agiscono come un vero e proprio rinforzo positivo per la nostra motivazione e rendono più facile affrontare il resto dei nostri impegni. Un rospo alla volta.