Estate in ufficio: rimanere produttivi nei mesi estivi
- Gestione del tempo
- Idee per le vacanze
Chi si trova a dover trascorrere in ufficio i mesi estivi, per scelta o per necessità, fa spesso fatica a mantenersi motivato e concentrato. Per questo abbiamo stilato una lista di consigli per rendere produttiva anche la più lunga delle estati in ufficio.
Il fenomeno del Summer Slump
Nell’immaginario comune, i mesi estivi sono associati alle vacanze e al relax ed è forse per questo che in estate la maggior parte di noi fatica a concentrarsi, complici anche il bel tempo, le lunghe giornate e le temperature che salgono. Il calo di produttività dei mesi estivi è un fenomeno è così diffuso che gli anglofoni hanno coniato un termine per descriverlo: Summer Slump.
Anche se la riduzione del personale dovuta ai molti lavoratori in ferie incide significativamente sull’andamento del lavoro nei mesi estivi, la più grossa diminuzione di produttività si osserva fra coloro che rimangono in ufficio. Infatti, secondo uno studio di Captivate Network chi rimane a lavoro in estate subisce un calo della produttività del 20% e oltre il 45% dei lavoratori riferisce difficoltà di concentrazione nei mesi estivi.
E non è certo perché si è costretti alla scrivania in estate che si finisce per essere meno produttivi: anche se la stragrande maggioranza degli italiani sceglie ancora l’estate come momento per godere delle ferie, una percentuale sempre più alta di persone sceglie di restare in ufficio durante i mesi estivi (magari per godere delle ferie in un altro momento dell’anno, per motivi economici o perché preferisce dedicarsi ad altro).
Chi sceglie di trascorrere l’estate in ufficio, tuttavia, risente del calo di rendimento così come chi ha già goduto delle vacanze ed è rientrato al lavoro o chi deve ancora partire; secondo le più recenti ricerche, si tratta di un fenomeno del tutto fisiologico: i risultati di uno studio pubblicato in PLOS Medicine dimostrano che il caldo è in grado di ridurre le nostre capacità cognitive, influendo sulla nostra capacità di concentrazione e contribuendo a creare un’atmosfera letargica in ufficio.
I consigli per un’estate produttiva
1. Approfittare della calma
Se è vero che la temporanea riduzione del personale dovuta alle ferie estive porta a un generale rallentamento del lavoro, è vero anche che l’atmosfera in ufficio tende a essere più calma e tranquilla in estate rispetto ai mesi invernali. Questo apparente svantaggio può essere trasformato in un’occasione: approfittiamo della calma estiva per dedicarci a incarichi che richiedono particolare concentrazione. Grazie alla tranquillità data dall’assenza dei colleghi, saremo in grado di lavorare senza essere interrotti ed evadere gli incarichi che siamo stati costretti a rimandare fino ad ora.
2. Sperimentare nuove soluzioni
Proprio perché in estate ci troviamo a lavorare in un’atmosfera decisamente più tranquilla, come dimostrato dal drastico calo dei meeting aziendali nei mesi estivi, questo è il momento perfetto anche per pianificare o sperimentare nuove pratiche e nuovi processi: che si tratti di approcciare un nuovo software o di mettere alla prova un nuovo sistema di gestione del lavoro sarà molto più facile farlo in piena estate che nel mezzo della frenesia da rientro autunnale.
3. Coltivare la motivazione
A volte il calo di produttività sul lavoro è dovuto a qualcosa di più del semplice arrivo dell’estate, ad esempio all’insoddisfazione che proviamo nei confronti del nostro ambiente di lavoro o dei nostri incarichi. Secondo il neuropsicologo Daniel H. Pink, per ritrovare la motivazione in questi casi è necessario dedicarsi a qualcosa che ci appassiona e ci interessa. Parliamo con il nostro capo della possibilità di dedicare parte del tempo che trascorreremo in ufficio d’estate a un progetto che ci appassiona: per convincerlo, ricordiamo al nostro manager che da un’iniziativa molto simile di Google sono nati prodotti come Gmail, Google News e Adsense.
4. Mettersi alla prova
Infine, per chi si trova in ufficio durante i mesi estivi in assenza del capo, non c’è occasione migliore per dimostrare la nostra capacità di gestire il lavoro anche in condizioni di ristrettezze di personale. Mostrare di essere in grado di fronteggiare gli imprevisti e di gestire situazioni difficili in condizioni meno che ideali non potrà fare a meno di impressionare il nostro manager, una carta vincente al momento di ridiscutere il contratto o di chiedere un aumento di stipendio.