Benessere sul lavoro: promuovere un ambiente di lavoro sereno
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Niente è in grado di minare la motivazione dei dipendenti, il loro impegno e la loro produttività più di un’atmosfera di lavoro negativa e ostile. Purtroppo, secondo uno studio di Edenred, meno del 50% dei dipendenti italiani ritiene di lavorare in un ambiente positivo.
Un ambiente di lavoro produttivo migliora i risultati
Quanto conta il benessere dei dipendenti per il successo, il fatturato e la produttività di un’azienda? Più di quanto si pensa: secondo uno studio del 2015 un dipendente felice è il 22% più produttivo rispetto a un lavoratore insoddisfatto e il 12% più produttivo rispetto alla media. E l’aumento della produttività in un ambiente di lavoro positivo può arrivare fino al 30%, ripercuotendosi anche sul rapporto con i clienti con un miglioramento della customer satisfaction di oltre il 40% secondo recenti stime di Forbes.
Le compagnie di maggior successo sono infatti proprio quelle in cui i dipendenti sono soddisfatti e il clima all’interno dell’organizzazione è disteso, aperto e collaborativo: a sostenerlo è il presidente e fondatore del Great Place to Work Institute (GPTW), un centro di ricerca che monitora gli ambienti di lavoro eccellenti in oltre 45 Paesi nel mondo e la cui metodologia di analisi ha ridefinito gli standard di riferimento per la valutazione degli ambienti di lavoro. Secondo l’analisi di GPTW, sono tre gli elementi necessari per creare un buon clima in ufficio o in azienda: buone relazioni fra i colleghi, fiducia reciproca nei confronti delle persone con cui si lavora e orgoglio e soddisfazione per ciò che si fa.
Il ruolo del manager nella creazione di un buon clima di lavoro
Il ruolo dei supervisori e dei manager diventa centrale nel costruire un buon clima di lavoro perchè dalle loro capacità di comunicazione e dalle loro decisioni dipende in larga misura la soddisfazione dei singoli impiegati e il loro coinvolgimento nel successo dell’organizzazione. Un manager che non riesce a creare un clima di lavoro sereno finisce anche per influire significativamente sul turnover degli impiegati.
La buona notizia è che questo significa anche che formare le persone destinate a ricoprire un ruolo manageriale per renderle capaci di creare un buon clima aziendale ha ripercussioni positive immediate: secondo le stime del GPTW Institute, le aziende che maggiormente investono «in innovazione, sviluppo delle persone e valori manageriali» mostrano un tasso di crescita sistematicamente più alto della media del settore e reagiscono anche meglio e più velocemente ai periodi di crisi.
Come incoraggiare un’atmosfera positiva in ufficio
Il primo elemento necessario per creare un clima aperto e collaborativo è una comunicazione efficace: è importante favorire la comunicazione per assicurarsi un continuo scambio di informazioni fra collaboratori ma è soprattutto fondamentale migliorare la comunicazione fra impiegati e manager, incoraggiando il feedback e rendendo al tempo stesso chiari sia gli obiettivi che le aspettative circa i risultati.
Sempre in tema di comunicazione, è necessario che coloro che ricoprono posizioni di leadership possiedano una spiccata capacità di ascoltare e di mostrarsi aperti a nuove idee. Questo incoraggia gli impiegati a dar voce ai propri dubbi e alle proprie proposte, stimolando significativamente l’innovazione e migliorando il grado di coinvolgimento del dipendente nei confronti dei traguardi aziendali.
E in merito ai traguardi, va ricordato che per creare un clima positivo sul lavoro bisogna saper valorizzare le persone e mostrare apprezzamento per i traguardi da loro raggiunti: una delle più frequenti cause di negatività in ufficio è la sensazione dei dipendenti di non essere apprezzati e di non vedere riconosciuti i propri successi.
Dimostrare apprezzamento nei confronti di un dipendente significa anche dargli fiducia, ad esempio affidandogli incarichi di responsabilità crescente al crescere delle sue competenze professionali. È fondamentale che a ciascuno venga riconosciuta una certa misura di indipendenza nella gestione del proprio lavoro, il che richiede manager in grado di delegare senza cedere alla tentazione di sorvegliare minuziosamente lo svolgimento del lavoro, magari impartendo ordini e consigli continui circa le modalità di esecuzione.
Quando si tratta di critiche poi, il consiglio è sempre quello di riservare il feedback negativo a contesti diversi da quelli di gruppo e preferire gli incontri faccia a faccia. A nessuno piace essere messo in imbarazzo di fronte ai propri colleghi e, al contrario, venire criticati pubblicamente diminuisce il rispetto degli impiegati nei confronti del proprio leader.