Una dieta per incentivare la tua produttività

Una dieta per incentivare la tua produttività

  • Tecnologia e Produttività

“Mangia tanto pesce e diventerai più intelligente”: quanti di noi se lo sono sentiti dire dalle proprie madri? Nessuno si aspettava miracoli, già da piccoli avremo sicuramente notato quanto i risultati a scuola non migliorassero nonostante gli sforzi per finire il filetto di merluzzo surgelato. Eppure oggi dobbiamo riconoscere che anche in questa tradizione si nasconde un pizzico di verità: recenti studi hanno dimostrato infatti che l’alimentazione influisce direttamente sulle prestazioni della mente e sulla produttività.

Gli alimenti che aumentano la nostra capacità di concentrazione

Certo il quoziente intellettivo non si può conquistare mangiando, ma la scienza suggerisce alcuni accorgimenti che aumentano la concentrazione e la capacità di applicazione, due fattori tanto importanti, nel mondo professionale, quanto il quoziente intellettivo. E, anche per quel che riguarda il filetto di merluzzo della nostra infanzia, ci aspetta una sorpresa. Il cervello consuma più di un quinto dell’energia di cui ha bisogno il nostro corpo quotidianamente: dove andare a prendere questa grande quantità di energia in maniera corretta?

Sfatiamo, tanto per cominciare, il mito dei dolci e del glucosio: gli zuccheri dei dolci non aiutano la mente in maniera costruttiva perché offrono un aiuto di breve durata, che lascia poi velocemente un buco. Secondo la professoressa Sara Neubauer, dell’Istituto superiore di qualificazione professionale di Kuefstein (Austria) il nostro cervello ha invece bisogno di carboidrati complessi, forniti da avena, pane e riso integrali e patate, un tipo di energia che dura più a lungo, ci sostiene per ore e aumenta naturalmente la nostra produttività.

 

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La seconda fonte di energia è costituita, come tutti ben sappiamo, dai grassi: i più salutari per la nostra mente sono gli acidi grassi non saturi. Oltre a dare energia, forniscono protezione alle cellule nervose, e tutti sappiamo quanto la stabilità emotiva giochi un ruolo fondamentale nell’affrontare un’impegnativa giornata d’ufficio.

Alimenti ricchi di questi grassi “buoni” sono le noci e la frutta secca di tutti i tipi, da preparare in cucina per lo spuntino delle undici, mentre il pesce grasso è il piatto ideale per il pranzo, basti pensare a del buon salmone infilato in un sandwich con insalata.

A rendere più veloce il pensiero, invece, contribuiscono le proteine, che facilitano la trasmissione delle informazioni da una cellula all’altra. Formaggi e carne magra, pesce, frutti di mare e frutta secca per chi vuole incentivare la capacità di reazione in eventuali meeting quotidiani.

Aumentare la produttività in ufficio con gli alimenti giusti

Inutile aggiungere quanto siano importanti frutta e verdura: sani e leggeri, sono comunque parte integrante di ogni tipo di alimentazione equilibrata e si prestano ad essere consumati facilmente anche in ufficio.

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In particolare, se vogliamo dare un input positivo al cervello e aumentare la nostra produttività e quella dei nostri collaboratori, riempiamo la cucina dell’ufficio di avocado, peperoni, pomodori, zucca, zucchine, limoni e lime, così come di tutte le verdure a foglia verde scuro, di asparagi e di zenzero. Praticamente tutti quei cibi che aiutano l’intestino a sviluppare la flora batterica buona e che non lo danneggiano, secondo quanto ci spiega il neurologo statunitense David Perlmutter. Perché, a quanto pare, l’intestino è una sorta di secondo cervello, e il legame fra questi due organi è più forte di quanto potrebbe a prima vista sembrare.

Trattare bene l’intestino, quindi, per assicurarci di incentivare le prestazioni del nostro cervello e aumentare così la nostra produttività sul lavoro e non solo.

Un articolo apparso quest’anno sul Journal of the American Medical Association (Jama), un’autorevole rivista internazionale di medicina, ha inoltre dimostrato che mangiare il pesce regolarmente riduce la possibilità di ammalarsi di Alzheimer.

 

Nessuna pozione magica per ottenere un maggior punteggio ai test d’intelligenza, ma sicuramente un antidoto contro una tra le malattie più gravi della mente dell’uomo. Dietro la “barbarie” del filetto di merluzzo della nostra infanzia, perlomeno, ora sappiamo che si nasconde un effetto positivo ormai scientificamente provato.