Un questionario per valutare le competenze trasversali

Un questionario per valutare le competenze trasversali

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Un strumento di auto-valutazione online permette di quantificare le proprie competenze per sviluppare in autonomia un percorso di formazione continua.

La piattaforma competenzestrategiche.it

L’iniziativa e-learning competenzestrategiche.it mette a disposizione degli utenti una serie di questionari per valutare le proprie competenze e identificare le soft-skills necessarie a sviluppare il proprio potenziale professionale e personale. Creata nell’ambito di una serie di progetti di ricerca coordinati dal professor Michele Pellerey e sostenuti dal CNOS-FAP, la piattaforma fornisce una serie di strumenti finalizzati a promuovere l’autovalutazione di alcune competenze strategiche, in modo da facilitare la comprensione dei bisogni formativi e guidare la progettazione delle iniziative di formazione. L’accesso al portale è gratuito previa registrazione ed è aperto a istituti, aziende e singoli professionisti, nonché a tutti gli enti e gli individui che operano nell’ambito della formazione. Dal 2011, anno di avvio del progetto, il numero di utenti non ha fatto che aumentare, tanto che a oggi oltre 400 istituti e centri di ricerca sono affiliati alla piattaforma e sono stati compilati oltre 30.000 questionari. Persino il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Roma Tre ha recentemente dedicato un convegno allo studio degli strumenti elaborati da competenzestrategiche.it e al loro potenziale di applicazione nell’ambito della formazione scolastica e di quella professionale. Oltre ai questionari sulle strategie di apprendimento, utilissimi per coloro che stanno seguendo un percorso di formazione, il portale propone infatti questionari che consentono di valutare aspetti come la percezione delle proprie competenze, destinati a soggetti adulti già inseriti in contesti professionali.

 

Competenze per dirigere se stessi

Le competenze definite ‘strategiche’ sono quelle necessarie per sviluppare la capacità di dirigere se stessi nello studio e nel lavoro. Nel corso delle sue attività di ricerca il direttore dell’iniziativa, Michele Pellerey, ha infatti identificato alcuni fattori fondamentali che fanno riferimento alla dimensione cognitiva, motivazione e affettiva e che influiscono significativamente sulla capacità di autoregolare e autodeterminare se stessi nelle situazioni di lavoro, così come nei percorsi di formazione e crescita professionale. In particolare, le persone in grado di autoregolarsi possiedono familiarità e competenza con gli strumenti cognitivi necessari per elaborare e organizzare le informazioni, sono in grado di pianificare e controllare i propri processi mentali in funzione del raggiungimento degli obiettivi che si sono prefissati, sanno porsi obiettivi realistici rispetto alle condizioni di partenza e sono capaci di mettere in atto strategie mentali che li rendano meno vulnerabili alle distrazioni esterne e interne. Queste competenze, tuttavia, non vengono ancora adeguatamente sviluppate nei percorsi di istruzione scolastica tradizionali e vengono solo superficialmente incorporate nei percorsi di formazione professionale. Uno degli scopi di competenzestrategiche.it è perciò quello di incoraggiare una conoscenza più approfondita e una riflessione più attenta sul ruolo giocato da questo tipo di competenze nel più ampio quadro del benessere e della realizzazione personale. Oltre a permettere di valutare aspetti come la perseveranza sul lavoro e la competenza comunicativa, i questionari proposti dalla piattaforma aiutano infatti anche a identificare le strategie che siamo soliti adottare per gestire le situazioni difficili e consentono di portare alla luce sensazioni inconsce di insicurezza, inadeguatezza o ansia rispetto alle proprie capacità.

 

Soft-skills per un mondo del lavoro che cambia

Iniziative come competenzestrategiche.it rappresentano anche un tentativo di risposta alla crescente domanda da parte del mercato del lavoro di profili in possesso delle soft-skills indispensabili per muoversi in un mondo in cui la flessibilità, la motivazione e la capacità di collaborare e comunicare efficacemente con gli altri diventano sempre più importanti delle competenze di tipo strettamente tecnico. Lo stesso premio Nobel per l’economia James Heckman ha ripetutamente sottolineato l’importanza, tanto per gli individui che per le imprese e l’economia in genere, di promuovere insieme alle tradizionali competenze cognitive anche quelle che egli definisce character skills, ossia competenze caratteriali come la coscienziosità, la perseveranza, la socialità e la curiosità. Negli Stati Uniti è diventata ormai una pratica diffusa quella di prestare attenzione allo sviluppo di queste competenze durante il percorso di istruzione scolastica e di valutarne il livello, specialmente in ambito universitario, tramite strumenti come il test CLA+ (Collegiate Learning Assessment), diventato recentemente oggetto di sperimentazione anche nelle università italiane. Poiché il test è stato elaborato proprio a partire dalla domanda di competenze trasversali del mondo imprenditoriale e lavorativo, le competenze valutate nel corso della prova sono esattamente quelle ritenute prioritarie sotto il profilo professionale. Quali sono dunque le competenze irrinunciabili per affrontare il mercato del lavoro? Prima di tutto la capacità di comunicare efficacemente sia oralmente che per iscritto, seguita dalla capacità di pensiero critico e ragionamento analitico, molto apprezzata è anche la capacità di applicare conoscenze e esperienze a contesti nuovi, così come la competenza e la perseveranza nella risoluzione di problemi complessi.