Un ambiente tutto green per aumentare la produttività: ecco le piante giuste
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Il pollice verde aiuta a lavorare meglio: è quanto risulta da uno studio condotto di recente da Alex Haslam, docente dell’Università di Psicologia del Queensland (Australia), e riportato da diversi autorevoli quotidiani, tra cui l’inglese The Guardian. Secondo il professore, un ufficio che utilizza le piante come elementi di arredo rende più felice il personale e determina un aumento della produttività aziendale del 15%.
A un’unica condizione, aggiungiamo noi: che si sappiano scegliere le piante giuste!
Le piante in ufficio aumentano il benessere dei dipendenti
Lo studio è stato condotto in associazione con le Università di Cardiff, di Exeter e di Groningen: per circa due mesi i docenti hanno osservato e analizzato il personale di due importanti uffici commerciali, uno nel Regno Unito e l’altro in Olanda. Particolare attenzione è stata dedicata al monitoraggio della produttività dei dipendenti, mentre i sondaggi diretti hanno analizzato la percezione della qualità dell’aria, la capacità di concentrazione e la soddisfazione dei lavoratori durante le ore di attività lavorativa.
Ed è così che, per la prima volta nella storia, sono stati indagati gli effetti a lungo termine di un ufficio più “green”, con dei risultati alquanto inaspettati: dai rilevamenti dei sondaggi è infatti emerso che le piante aumentano la percezione della qualità di vita del 15% rispetto agli uffici in cui le piante non sono presenti. Fatto che si riflette in maniera positiva sul benessere generale e le prestazioni professionali dei dipendenti.
Un ambiente di lavoro verde aiuta quindi gli impiegati a sentirsi più coinvolti fisicamente e mentalmente nelle proprie attività. Un fatto che confuterebbe le moderne teorie aziendali che preferiscono uffici asettici e minimalisti, pensati come luoghi ideali per massimizzare la concentrazione e la produttività. L’idea che emerge dallo studio è totalmente differente: a quanto pare i dipendenti preferiscono uno spazio “vivo” e verde a uno spazio vuoto e astratto. Lo studio rappresenta quindi una sfida all’abusata teoria del “less is more“, e invita gli imprenditori a ripensare l’acquisto di piante per l’ufficio come un investimento a lungo termine.
Piante sane: un investimento per le aziende
Certo, per trasmettere un’idea di benessere, le piante devono essere rigogliose e ben curate. Anche se i professori del Queensland non ne parlano – ed è qui che interveniamo noi con la nostra esperienza diretta – avere un cimitero di piante secche e disperate sulle scrivanie non può di certo apportare effetti positivi, né sull’umore, né sulla prestazione del personale. Il pollice verde è sicuramente d’aiuto nella giusta cura delle piante da ufficio, ma è anche vero che ci sono piante più “dure a morire” e queste andranno sicuramente preferite a quelle più difficili e che necessitano di cure particolari.
Come scegliere quindi le piante per l’ufficio? Quali sono i segreti per godere di una vegetazione da scrivania rigogliosa? La cura delle piante ha due presupposti fondamentali che non devono mancare mai, ovvero luce naturale e acqua. Se la prima non dipende direttamente dagli impiegati ma ha a che fare con la posizione delle finestre e con l’esposizione degli spazi di lavoro, la seconda richiede un po’ di sano impegno personale e un’attenta divisione dei compiti tra i colleghi.
Per evitare i soliti lassismi dovuti alla convinzione che ci stia pensando “qualcun altro”, possiamo ad esempio stilare un calendario tra gli impiegati con dei turni di 10 minuti al giorno per annaffiare le piante in ufficio. È anche possibile delegare il compito di supervisore a un singolo dipendente, ma non bisogna dimenticare di passare il compito a qualcun altro quando durante le vacanze o in caso di malattia. Insomma prendersi cura delle piante è anche un modo per sensibilizzare i dipendenti ad assumersi delle responsabilità condivise.
Per quanto riguarda la disposizione, poi, andranno privilegiate postazioni vicine alle finestre. Ma attenzione: alcune piante non amano il sole diretto e con l’intenzione di far loro del bene potremmo rischiare di danneggiarle. Curare le piante dell’ufficio in maniera esemplare però non basta: il segreto per tutti coloro che non hanno un innato pollice verde sta nella scelta delle piante giuste.
Le piante più adatte al lavoro d’ufficio
Per evitare di sprecare la maggior parte dell’orario di lavoro a rincorrere un pollice verde che non spunterà mai, è quindi consigliabile scegliere delle “compagne verdi” che non diano troppi problemi. Il segreto per organizzare un ufficio green dignitoso e che dia i frutti sperati sta quindi nella scelta degli esemplari giusti, ovvero quelle piante che potremmo definire come praticamente indistruttibili. Ne riportiamo, di seguito, gli esemplari più diffusi e interessanti, le cui capacità sono state oggetto di studi.
- Pianta ragno (Chlorophytum). Perfetta per le mensole o gli scaffali più alti, questa pianta cresce nell’ombra e senza luce solare diretta: si troverà a suo agio anche nelle stanze più buie e senza finestre. Da uno studio dell’Università di Manoa (Hawaii), la pianta ragno migliora la qualità dell’aria degli spazi chiusi ed elimina l’inquinamento, riducendo lo stress al lavoro. Da mettere in vasi abbastanza ampi con terreno sciolto. Il terreno non deve mai essere completamente asciutto.
- Melissa officinalis. È una delle piante preferite dalle api e vive benissimo sia alla luce diretta del sole che all’ombra. Molto apprezzata come erba aromatica, secondo quanto ci spiegano dall’Università statale dell’Ohio, il suo leggero profumo migliora l’umore di chi le sta intorno. Poco importa dove la mettiate, non ha particolari vizi, ma attenzione all’acqua: è una pianta che beve parecchio.
- Filodendro (Philodendron). È una pianta praticamente immortale e dal profumo intenso e piacevole. Secondo l’Università della Tecnica di Sidney, è una delle piante che elimina la maggior quantità di anidride carbonica e di composti organici volatili dagli ambienti chiusi: sostanze che causano emicrania e mancanza di concentrazione, e che sono quindi le più dannose per un ambiente di lavoro. Perché sopravviva è sufficiente bagnarla due volte a settimana.
- Pothos (Epipremnum). Cresce anche solo ricevendo una quantità di luce molto bassa, e secondo quanto riporta un’indagine della NASA del 1989 è regina fra le piante purificatrici dell’aria: questa pianta dalle foglie a forma di cuore elimina infatti il 73% dei gas nocivi che si vengono a creare in una stanza chiusa. Necessita di poca acqua: il terreno deve rimanere sempre abbastanza asciutto.
Insomma, avere un ufficio green di tutto rispetto non è un privilegio di pochi eletti, ma solo una questione di selezione intelligente! Qual è la vostra esperienza con le piante da ufficio? Quali specie utilizzate e quali sono i problemi principali che avete incontrato?
Condividete le vostre esperienze green con noi lasciando un commento qui sotto.