Ufficio remoto: come rimanere produttivi lavorando da casa
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Per lavorare produttivamente da casa senza cedere alle distrazioni o cadere vittime del superlavoro servono strategie efficaci, orari definiti e pause regolari.
Riuscire a gestire bene il tempo e le energie in assenza di una routine regolare come quella che caratterizza le giornate in ufficio è la principale difficoltà che incontra chi lavora in remoto dalla propria abitazione. Lavorando da casa è infatti molto più facile cadere preda delle distrazioni, non solo perché non siamo soggetti ad alcun tipo di supervisione, ma soprattutto perché ci troviamo in un ambiente – quello domestico – che ospita per lo più i nostri momenti di riposo e di svago. Tuttavia, trovarci a lavorare da casa può anche finire per farci lavorare molto più a lungo di quanto faremmo in ufficio, perché il continuo sovrapporsi degli spazi e dei tempi dedicati al lavoro con quelli dedicati alla vita personale rischia di farci perdere di vista i confini tra l’uno e l’altra. Riuscire a lavorare produttivamente in remoto diventa quindi una questione di capacità: quella di delimitare rigorosamente gli spazi e i tempi di lavoro e quella di approcciare le giornate di home office con lo stesso impegno e la stessa serietà con cui approcciamo quelle in ufficio.
Evitare le distrazioni, trasformandole in incentivi
Come abbiamo già sottolineato, la casa è un ambiente progettato per ospitare i momenti di relax e contiene perciò una gran quantità di potenziali fonti di distrazione per il lavoratore in remoto. Dalla presenza della TV a quella di partner, conviventi o familiari, lavorare da casa significa essere circondati da richiami al tempo libero e allo svago che possono facilmente finire per avere la meglio sulla nostra forza di volontà e sulla nostra concentrazione.
Per non cedere alle distrazioni la cosa migliore è giocare d’anticipo e prepararsi a gestirle: conoscere le nostre debolezze è infatti il primo passo per superarle. Se, ad esempio, ci accorgiamo che lavorando in salotto siamo tentati di accedere la televisione e immergerci nella nostra serie preferita, spostiamo il nostro home office in una stanza priva di televisori invece di combattere la tentazione ogni volta che il nostro sguardo si posa sulla TV. Se la nostra fonte di distrazione sono invece le persone che vivono con noi, scegliamo un segnale che permetta loro di sapere quando abbiamo bisogno di tranquillità: socchiudere la porta della stanza, indossare le cuffie o lasciare un post-it bene in vista può essere sufficiente a far capire agli altri che non desideriamo essere disturbati.
Le attività che rappresentano una fonte di distrazione possono poi essere usate a nostro vantaggio e trasformate in un vero e proprio stimolo: concedersi un momento di ‘distrazione programmata’ come premio per aver raggiunto un obiettivo può trasformare un ostacolo in una fonte di motivazione. La prospettiva di immergerci nella lettura di un giornale o nella nuova puntata di uno show televisivo, ad esempio, può fornirci la spinta giusta per affrontare un incarico non particolarmente stimolante.
Orari fissi e pause programmate
Secondo una recente analisi di NordVPN, azienda leader nel settore delle reti private virtuali, quando le persone lavorano da casa tendono a lavorare più a lungo rispetto a quando si trovano in ufficio e spesso anche più a lungo di quanto sarebbe consigliabile. Stando ai dati di NordVPN, i lavoratori in remoto allungano infatti il proprio orario lavorativo di circa due ore al giorno in media, per un totale di oltre dieci ore aggiuntive a settimana. Dedicare troppo tempo al lavoro può avere conseguenze molto gravi per la nostre salute fisica e mentale e lo stress cronico dovuto al superlavoro è uno dei principali fattori di rischio per la sindrome da burnout.
Ma perché ci si trova a lavorare di più quando si lavora da casa? Prima di tutto perché il lavoro in remoto rimuove gran parte delle interruzioni che fanno parte della normale giornata in ufficio, come le richieste dei colleghi o i coffee break, che forniscono il pretesto per prendersi un momento di pausa. Inoltre, quando si lavora da casa, i confini fra lavoro e vita privata tendono ad assottigliarsi e può essere difficile riuscire a mantenere un equilibrio fra momenti dedicati al lavoro e momenti riservati alla vita privata. Per questo è importante stabilire e rispettare degli orari di lavoro fissi anche quando si lavora in remoto: non è necessario adottare quelli dell’ufficio tradizionale, purché il tempo dedicato al lavoro sia chiaramente delimitato rispetto a quello dedicato al resto della nostra vita.
Non dimentichiamo poi di programmare regolari momenti di pausa durante la giornata per recuperare le energie, magari aiutandoci con l’ormai conosciutissima tecnica del Pomodoro che alterna periodi di lavoro con brevi momenti di riposo. Attenzione anche alla pausa pranzo: evitiamo di ridurci a mangiare un panino davanti al computer perché siamo troppo presi dal lavoro e ritagliamoci invece il tempo per pranzare con tranquillità lontano dalla scrivania.