Supereresti il test dell’equilibrio perfetto tra lavoro e vita privata?

Supereresti il test dell’equilibrio perfetto tra lavoro e vita privata?

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“Equilibrio tra lavoro e vita privata”: tutti lo inseguono, pochi riescono a trovarlo, e ogni azienda che tenga alla propria immagine dichiara di poterlo garantire ai propri dipendenti. Ma le cose stanno veramente così? 
Quando è stata l’ultima volta che ti sei chiesto se hai una vita equilibrata, se riesci a dare lo stesso peso al lavoro e al tuo benessere personale? Se non te lo ricordi, allora è giunto il momento di porti queste domande:

  • Lavori più di 40 ore a settimana?
  • Resti spesso in ufficio più a lungo del normale orario di lavoro?
  • I tuoi colleghi o superiori ti chiamano fuori dagli orari di lavoro o mentre stai lasciando l’ufficio?
  • Hai delle difficoltà a ritagliarti delle ore libere per partecipare a eventi importanti (come il compleanno dei tuoi figli o il tuo anniversario di matrimonio?)
  • Arrivi a casa esausto, troppo stanco per goderti il tempo con la tua famiglia?
  • I tuoi sentimenti rispetto al tuo lavoro sono più legati allo stress che non alla soddisfazione?
  • Ti è mai capitato di passare notti insonni a causa di preoccupazioni lavorative?
  • Pensi di non avere abbastanza tempo da dedicare alla tua crescita personale o al tuo passatempo preferito?
  • Passi abbastanza tempo con la tua famiglia? I tuoi figli sono spesso già a letto quando torni a casa?

Se hai risposto affermativamente ad almeno una di queste domande, allora il tuo equilibrio lavoro-vita privata ha bisogno di un’aggiustatina…

Hai mai pensato di cambiare lavoro perché la tua posizione attuale non riesce a garantirti la vita equilibrata che desideri?

Come te, anche i tuoi colleghi, dipendenti e collaboratori avranno preso in considerazione questa possibilità almeno una volta nella vita. Da recenti ricerche è risultato addirittura che questa insoddisfazione per la propria vita lavorativa riguarda circa tre italiani su quattro.

Ciascuno di noi vuole cose diverse, e nessuno mette in discussione che per un datore di lavoro sia praticamente impossibile soddisfare le esigenze di tutti. Ci sono però alcune aspettative costanti: generalmente, tutti i dipendenti insoddisfatti desiderano avere più flessibilità, distanze più brevi tra casa e lavoro, e orari di lavoro ragionevoli per poter passare più tempo con la propria famiglia.

Tecnologia mobile: libertà o schiavitù?

Lo sviluppo della tecnologia mobile avrebbe dovuto portare con sé la ridefinizione di un compromesso più flessibile tra vita privata e vita lavorativa. Tablet, Smartphone, connessioni Internet ad alta velocità: tutto questo avrebbe dovuto rendere il nostro lavoro più facile e più sostenibile. Nella realtà dei fatti però le cose sono andate per il verso opposto, e la mobilità delle nuove ha finito per rendere più sbiadita la separazione tra vita professionale e vita personale. La conseguenza è che per molti il lavoro diventa qualcosa di onnipervasivo, dal quale è quasi impossibile “staccare la spina”.

Anche l’ultimo rapporto del Kelly Global Workforce Index ha mostrato come per il 37% dei lavoratori globali uno dei principali svantaggi della tecnologia mobile sia la difficoltà di separare nettamente lavoro e vita e stabilire dei limiti tra le due sfere. Un altro dato significativo della ricerca mostra come per il 30% dei lavoratori svolgere la propria attività in remoto tramite dispositivi mobili produca la tentazione di lavorare più del necessario e di non prendere le dovute pause durante il lavoro.

Il rischio di questo sovraccarico non è soltanto per i dipendenti, che sempre più spesso presentano i sintomi dello stress da lavoro correlato, ma anche per i datori di lavoro, che rischiano di perdere dipendenti validi ed esperti.

Come promuovere un miglior equilibrio tra lavoro e vita privata e fare felici i propri dipendenti:

Come può un datore di lavoro creare le condizioni per un equilibrio ottimale tra vita e lavoro per i propri dipendenti?

Ecco alcuni consigli che possono produrre risultati positivi a lungo termine:

  • Non chiedere ai tuoi dipendenti di lavorare per più del tempo concordato
  • Non aspettarti che i tuoi dipendenti lavorino anche una volta tornati a casa dall’ufficio
  • Adotta contratti di lavoro flessibili, definisci chiaramente le tue aspettative in merito e dai al tuo team la possibilità di mettersi alla prova lavorando anche da remoto
  • Riconsidera le tue politiche per i dipendenti che hanno una famiglia: prevedono abbastanza tempo per il congedo parentale?
  • Concedi ai tuoi dipendenti il tempo per prendersi delle pause dal lavoro oltre alla semplice pausa pranzo, e incoraggiali a fare qualcosa di piacevole durante queste pause (leggere, ascoltare musica, studiare, fare sport, etc.)
  • Premia il tuo team con permessi e tempo libero extra quando le loro performance superano gli obiettivi prefissati, e aggiungi questo tempo ai giorni di ferie disponibili nel corso dell’anno
  • Fai qualcosa di speciale una volta ogni tanto e assicurati che i tuoi dipendenti la ricorderanno: ad esempio, portali a cena fuori per festeggiare dei risultati, proponi dei “team event”, oppure un venerdì manda tutti a casa dopo la pausa pranzo!

Molti datori di lavoro fanno l’errore di dimenticare troppo facilmente che un impiegato felice è un impiegato produttivo. E un dipendente è effettivamente appagato soltanto se ha la sensazione di condurre una vita equilibrata tra lavoro e vita privata, e quindi di avere abbastanza tempo per se stesso.

E ora prova a immaginare: quanto aumenterebbe la produttività del tuo business, se tutti i tuoi dipendenti fossero effettivamente dipendenti felici?