Quest’estate non portare il lavoro in vacanza!
- Idee per le vacanze
- Work Life Balance
Sempre connessi e sempre reperibili: i lavoratori italiani sono fra i più stacanovisti d’Europa per quanto riguarda rispondere a email e telefonate di lavoro anche durante le ferie. Una tendenza al superlavoro che impedisce a molti di noi di godersi davvero i momenti di relax.
Perché finiamo per mettere il lavoro in valigia
Nel nostro paese, i tradizionali confini fra vita professionale e vita privata stanno cambiando e si stanno facendo sempre più sottili. Sono infatti più del 50% gli italiani che lavorano anche in vacanza, stando a quanto rivela una recente indagine di Randstad Workmonitor che si è occupata di monitorare la cosiddetta work-life balance (cioè il rapporto fra lavoro e vita privata) dei lavoratori italiani.
Anche se il 71% degli intervistati da Randstad ha dichiarato di sentirsi libero di staccare la spina durante le vacanze, il 53% ha confessato però di rimanere comunque connesso all’ufficio anche durante le ferie. Una delle motivazioni più frequenti di questa incapacità di staccare dal lavoro è il desiderio di continuare a sentirsi coinvolti e restare aggiornati rispetto alle questioni lavorative (52%). Per molti altri, tuttavia, la pressione viene dall’esterno: il 38% degli italiani è convinto che l’azienda per cui lavora si aspetti una reperibilità quasi costante e si sente perciò obbligato a rispondere a qualsiasi richiesta del datore di lavoro, comprese quelle che arrivano mentre si trova in vacanza.
L’indagine mette anche in luce l’impatto di smart work e telelavoro su questa diffusa tendenza a non allontanarsi mai dal lavoro, soprattutto mentalmente, che fa sì che la maggioranza di noi continui a rispondere a telefonate e email anche durante i momenti di riposo. Da un lato, infatti, la flessibilità di orari e luoghi di lavoro che caratterizza queste nuove modalità lavorative rende ancora più sfumato il confine fra vita privata e lavoro, specialmente per quelli che lavorano da casa. In più, sia i telelavoratori che gli smart worker operano in un ambiente che prevede una connettività pressoché continua, che li abitua alla mentalità dell’essere sempre online e rende poi difficile separare i momenti di svago da quelli lavorativi.
Ecco come lasciare il lavoro a casa e godersi le vacanze
Non lasciare progetti in sospeso. Evita di portare a casa del lavoro da terminare subito prima della partenza per le vacanze, pensando ‘lo finirò prima di partire’ o, peggio, progettando di lavorarci in spiaggia. Per riuscire a lasciarsi davvero il lavoro alle spalle è necessario mettere da parte i pensieri relativi ai progetti che ci aspettano in ufficio. Meglio piuttosto programmare con attenzione il carico di lavoro nei giorni o nelle settimane precedenti l’inizio delle ferie, cercando di chiudere tutti i progetti in sospeso per potersi godere in pace le vacanze.
Gioca d’anticipo. Una delle ragioni più frequenti per cui ci si trova a lavorare durante le ferie sono le telefonate e le email di colleghi e collaboratori che chiedono informazioni. Ma c’è un modo molto semplice per prevenire questo genere di ‘irruzioni’ nelle nostre vacanze: lasciare a chi rimane in ufficio istruzioni e informazioni che coprano i casi più comuni per i quali potrebbero volerci contattare. Attenzione soprattutto a fare in modo che gli interessati sappiano dove trovarle: può essere sufficiente un’email di gruppo, ma è meglio rendere le informazioni accessibili a tutti tramite la rete interna della compagnia.
Non rispondere a tutte le chiamate. Nonostante le precauzioni, in nostra assenza potrebbero verificarsi situazioni d’emergenza che richiedono il nostro intervento. Tuttavia, essere disponibili in caso di emergenza non significa essere a disposizione 24 ore al giorno, perciò è fondamentale definire modalità e orari con cui possiamo essere contattati in caso di necessità. Per gestire le chiamate d’emergenza e assicurarsi di ricevere solo quelle realmente urgenti, la soluzione più efficace è affidarsi a un servizio di segretariato in grado di filtrare le chiamate al posto nostro. In questo modo potremo anche definire una lista di numeri che sono autorizzati a contattarci direttamente (ad esempio, collaboratori stretti e clienti di particolare rilievo) e lasciare che gli altri vengano gestiti dalla segretaria virtuale.
Cercare gratificazione fuori dall’ufficio Uno dei motivi principali per cui molti di noi fanno fatica ad allontanare il pensiero dalle questioni lavorative è che esse rappresentano una parte consistente delle nostre giornate e della nostra vita. Il lavoro occupa gran parte del nostro tempo ed è anche fonte di molte delle nostre soddisfazioni, perciò è normale che si possa avere qualche difficoltà ad allontanare del tutto i pensieri dalla vita professionale per godersi il riposo. Sotto questo aspetto, può aiutare dedicarsi ad attività diverse da quelle a cui siamo abituati: passeggiare nella natura, praticare un nuovo sport, visitare località di interesse culturale o artistico. Fare nuove esperienze aiuta infatti ad allontanare il pensiero dalla quotidianità e dalla vita lavorativa, stimolando la nostra creatività e indirizzando le nostre energie su qualcosa di diverso dal lavoro.