Paralisi decisionale: cos’è e come superarla

Paralisi decisionale: cos’è e come superarla

  • Tecnologia e Produttività

Alla radice della tendenza a procrastinare si nasconde spesso la difficoltà di prendere decisioni. Ecco come la paralisi decisionale mina la produttività.

Troppe opzioni paralizzano la capacità decisionale

La capacità di prendere decisioni gioca un ruolo molto importante nella vita quotidiana. Anche se le stime variano sostanzialmente, si pensa che ciascuno di noi si trovi ad affrontare centinaia di scelte ogni singolo giorno. Alcune decisioni sono più importanti di altre, come accettare un determinato incarico o decidere di fare un acquisto importante, e richiedono un maggior sforzo cognitivo. Altre invece vengono prese in modo automatico e quasi inconsapevole.

Uno dei fattori che rischia di complicare il processo decisionale è la quantità delle opzioni tra cui ci troviamo a scegliere. Più opzioni ci troviamo davanti, infatti, più elementi dobbiamo tenere in considerazione, più difficile diventa scegliere. Come mostrano i risultati di un ormai celebre esperimento, condotto dagli studiosi Sheena Iyengar e Mark Lepper, un ridotto numero di scelte rende più semplice e meno stressante prendere decisioni.

Scelte complesse che tendiamo a rimandare

Trovarsi di fronte a una vasta pluralità di scelte diventa facilmente un ostacolo che può rendere incapaci di identificare quali sono le nostre vere priorità nonché individuare i criteri su cui dovremmo basarci per scegliere fra le diverse opzioni. Se siamo preda della paura di prendere una decisione sbagliata è facile finire per non prenderne nessuna.

Ad esempio, quando ci troviamo con due incarichi importanti da portare a termine, e non riusciamo a decidere quale dei due debba avere la priorità, quel che spesso succede è che finiamo con il rimandare entrambi. Ecco dunque che l’affaticamento decisionale finisce per trasformarsi facilmente in procrastinazione.

Ecco come si supera la paralisi decisionale

La paralisi decisionale può essere però superata. Esistono infatti molteplici strategie che possono aiutarci a uscire dal tunnel dell’indecisione:

Prendersi un minuto per riflettere

Per quanto scontato possa suonare questo consiglio, un recente studio ha mostrato che persino pochi millisecondi possono fare la differenza quando si tratta di prendere decisioni. Il motivo? Rallentare il processo decisionale dà al cervello il tempo di concentrare l’attenzione sulle informazioni più rilevanti e filtrare quelle irrilevanti.

Tenere sotto controllo l’ansia

Più alta è la posta in gioco, più difficile può diventare prendere una decisione. La paura di sbagliare può rendere più complicato il processo decisionale o paralizzarci del tutto. Per questo è importante riconoscere la tendenza al catastrofismo e fare attenzione a non ingigantire oltremodo le possibili conseguenze negative delle nostre scelte.

Ridurre il numero di opzioni

Come abbiamo visto, la paralisi decisionale è spesso il risultato dell’incapacità di scegliere fra un numero troppo vasto di opzioni, che facciamo fatica a valutare correttamente. Concentrarsi su un ventaglio limitato di scelte, tre o quattro al massimo, permette di superare questo ostacolo e rendere il processo decisionale più veloce e meno stressante.

Fare una lista di pro e contro

Visualizzare i vantaggi e gli svantaggi di una decisione può aiutarci a chiarirci le idee. Basta usare un comune foglio di carta, o un’applicazione per mappe mentali, per annotare pregi e difetti di ciascuna opzione. Così facendo daremo al nostro cervello il tempo di riflettere sulle diverse possibilità e questo ci aiuterà a prendere decisioni migliori.

Chiedere un parere esterno

Soprattutto nel caso di decisioni importanti, confrontarci con una prospettiva diversa dalla nostra può essere di aiuto per capire meglio quale scelta prendere. Rivolgiamoci a un amico o a un collega fidato e chiediamogli di darci il suo parere sulla decisione che ci assilla: che finiamo per seguire il suo consiglio o meno, un nuovo punto di vista non potrà che esserci d’aiuto.

Darsi una scadenza

Prendersi il tempo per considerare con attenzione una decisione è spesso molto utile, ma non vogliamo rischiare di trasformare il processo decisionale in un’altra scusa per procrastinare. Per evitare di rimandare all’infinito è utile stabilire una scadenza precisa, entro la quale scegliere, e sforzarsi di rispettarla.