Lavorare in piedi è più salutare? Dipende, l’importante è muoversi di più

Lavorare in piedi è più salutare? Dipende, l’importante è muoversi di più

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Stare seduti per troppe ore al giorno fa male alla salute e all’umore, ma lavorare in piedi può davvero servire a contrastare gli effetti dannosi di una vita sedentaria?

Stare troppo a lungo seduti danneggia la salute quanto fumare

Che uno stile di vita sedentario non sia salutare lo sanno tutti: la mancanza di attività fisica coniugata allo stare seduti per la maggior parte della giornata dà origine a dolori muscolari, problemi circolatori e innalza tanto la pressione che la glicemia. Ma secondo i risultati di uno studio condotto dalla Columbia University, trascorrere troppe ore al giorno seduti potrebbe avere serie conseguenze anche sulla nostra aspettativa di vita: chi passa la giornata prevalentemente seduto ha infatti il doppio delle possibilità di morire prematuramente.

Lo studio ha monitorato oltre ottomila uomini di età superiore ai 45 anni, suddividendoli in due categorie, gli attivi e i sedentari, a seconda del loro livello di attività (rilevato tramite  accelerometro). Confrontando i dati dopo quattro anni, si è scoperta una maggiore incidenza di morti premature nel gruppo dei sedentari rispetto al gruppo di soggetti più attivi fisicamente e i ricercatori hanno concluso che l’aumento del rischio è collegato ai bassi livelli di attività dei soggetti che trascorrono la maggior parte del loro tempo seduti.

Per ridurre il rischio di morte prematura, gli autori dello studio raccomandano a chi ha uno stile di vita sedentario di alzarsi dalla sedia almeno ogni trenta minuti, per dedicarsi a qualche esercizio di stretching o a una breve camminata. Ma sgranchirsi le gambe non basta: le associazioni mediche di tutto il mondo concordano nel consigliare di limitare il tempo passato a sedere a un massimo di quattro ore al giorno, cercando di trascorrere invece più tempo in piedi, magari servendosi di una standing desk.

Lavorare in piedi, un’alternativa alla sedentarietà?

Le prime standing desk moderne, ovvero le prime scrivanie pensate per essere usate stando in piedi, hanno cominciato a fare la loro comparsa come alternativa salutare alla tradizionale scrivania negli uffici di Silicon Valley poco meno di un decennio fa. Da allora migliaia di persone in tutto il mondo hanno adottato l’abitudine di lavorare in piedi per almeno una parte della giornata.

La standing desk ha finito per conquistare anche Apple: dopo le dichiarazioni fatte dal CEO Tim Cook nel 2015, in cui definiva lo stare troppo tempo seduti come «il nuovo cancro», l’azienda di Cupertino ha deciso di dotare tutte le postazioni dei propri uffici di scrivanie rialzate per permettere ai dipendenti di lavorare in piedi.

Gli entusiasti del lavoro in piedi sottolineano gli innumerevoli benefici della posizione eretta per il sistema cardiocircolatorio e per le capacità cognitive: secondo alcuni studi infatti, oltre a ridurre la sedentarietà, lavorare in piedi stimola il metabolismo e favorisce la concentrazione. La possibilità di avvalersi di una standing desk rimane uno dei benefit aziendali più richiesti dagli impiegati e sempre più aziende sono disposte ad allinearsi alle richieste dei propri dipendenti per promuovere tanto il benessere sul lavoro che un aumento di produttività.

Seduti o in piedi, il problema è la mancanza di movimento

Tuttavia, i benefici del lavorare in piedi sono stati di recente messi in discussione da una serie di studi scientifici, che evidenziano come restare in piedi per molte ore al giorno possa essere dannoso per la salute tanto quanto trascorrere troppo tempo seduti. Gli studi mostrano come la compressione della spina dorsale data dalla posizione eretta possa provocare gravi problemi circolatori agli arti inferiori, raddoppiando il rischio di malattie cardiovascolari.

Persino l’autore di Lavorare in piedi, un popolare blog dedicato a promuovere l’abitudine di lavorare a una standing desk, dopo aver sperimentato il metodo per un anno ha riconosciuto che «passare del tempo seduti è essenziale» e ha finito per cambiare il suo approccio al lavoro in piedi: «la mia filosofia adesso è 40/20 ovvero, in un’ora sto circa 40 minuti in piedi e 20 minuti seduto».

Secondo la ricerca, la soluzione al problema della sedentarietà sta proprio nell’imparare ad alternare momenti di lavoro da seduti con periodi trascorsi in piedi, evitando di restare troppo a lungo nella stessa posizione e approfittando di ogni occasione per muoversi, anche solo per andare a prendere un bicchiere d’acqua o per sgranchirsi le gambe. Alzarsi dalla propria postazione ogni ora e camminare per un paio di minuti può essere sufficiente a contrastare gli effetti dannosi del rimanere troppo a lungo seduti, ma anche l’esercizio può aiutare ad arginare i pericoli della sedentarietà: basta un’ora di attività fisica al giorno per attenuare i rischi legati al passare troppo tempo seduti.