Lavorare da casa con i bambini: orari regolari e tempo di qualità
- Gestione del tempo
- Work Life Balance
Lavorare da casa rende indubbiamente più facile conciliare gli impegni professionali e la vita familiare, ma rimanere produttivi quando si hanno bambini intorno può essere una sfida per i genitori che lavorano in remoto.
Più stress per i genitori nell’era dello smart work?
La possibilità di lavorare da casa e di gestire con flessibilità i propri orari è uno dei benefit più apprezzati dai genitori con figli piccoli, al punto da preferirlo persino a un sostanziale aumento di stipendio. Tuttavia una recente ricerca dell’Università Cattolica ha rivelato che essere costretti a dividersi fra lavoro e cura dei figli aumenta considerevolmente lo stress dei genitori, soprattutto quando non è possibile contare su scuole, asili e servizi di baby-sitter, come nel recente periodo di lockdown dovuto all’epidemia di Covid-19.
Secondo i dati dell’indagine, in questo momento una famiglia italiana su tre ha uno o entrambi i genitori che lavorano da casa, occupandosi contemporaneamente delle necessità familiari, ma solo il 10% può contare sull’aiuto di parenti o amici per la cura dei figli. Come conciliare allora la produttività da remoto con la necessità di occuparsi dei più piccoli?
Orari a misura di bambino
Una buona gestione del tempo è fondamentale per conciliare con successo la vita familiare e quella lavorativa, come ha recentemente sottolineato anche la Società Italiana di Pediatria. Stabilire una routine quotidiana, con spazi e tempi dedicati ad attività diverse, aiuta a semplificare la gestione familiare e diventa uno strumento prezioso per i genitori che lavorano da casa.
Poter contare su orari regolari permette infatti alle mamme e ai papà di poter programmare il lavoro da portare a termine durante i momenti di calma. Nel caso di neonati o bambini molto piccoli, il sonnellino pomeridiano è sicuramente l’occasione migliore per dedicarsi ai progetti che richiedono maggiore concentrazione, così come per programmare riunioni e videoconferenze. Se i figli sono più grandicelli, i genitori possono invece dedicarsi al deep work mentre i bambini sono assorti nel gioco o nel loro film d’animazione preferito.
Dedicare ai figli tempo di qualità
Una delle principali fonti di stress per i genitori che lavorano da casa è il timore di non passare abbastanza tempo con i figli, ma quando si tratta di coltivare il rapporto con i propri bambini la qualità conta decisamente più della quantità. Un recente studio ha infatti evidenziato come per i bambini fra i 3 e gli 11 anni, il numero di ore passate con i genitori è irrilevante mentre conta moltissimo la qualità del tempo passato insieme.
Ma cosa si intende per tempo di qualità? Secondo il neuropsichiatra infantile Giovanni Bollea il tempo di qualità è prima di tutto tempo condiviso fra genitori e figli, in cui l’attenzione del genitore è focalizzata sul bambino. Il consiglio per i genitori perciò è quello di riservare ogni giorno del tempo da dedicare al dialogo, al gioco oppure ad attività come la lettura di favole o la realizzazione di lavoretti creativi, che aiutano a consolidare il legame affettivo fra genitori e figli tramite la condivisione di esperienze e sensazioni. Trenta minuti possono essere sufficienti per realizzare piccole sculture in pasta di sale, leggere una fiaba o dedicarsi a progetti di riciclo creativo.
Se la tecnologia diventa un alleato
Computer, tablet e smartphone possono diventare un ottimo mezzo per tenere occupati i più piccoli con app e programmi educativi mentre il papà o la mamma sono impegnati in meeting e riunioni. Un vecchio tablet è sufficiente per accedere alle numerose risorse gratuite presenti in rete, come le popolarissime radiofiabe di Raitre, le letture proposte dalla Libreria dei Ragazzi di Milano o le attività per ragazzi del Museo delle Scienze di Trento.
È comunque consigliabile limitare il più possibile il numero di ore che i nostri figli passano davanti allo schermo: l’uso di tablet e smartphone dovrebbe perciò essere limitato a momenti prestabiliti della giornata, che i genitori possono sfruttare per dedicarsi alle chiamate o ai progetti più impegnativi.
Non dimenticare di prendersi cura di sé
I bambini sono estremamente sensibili allo stato d’animo dei propri genitori e sono in grado di avvertire fin dalla più tenera età la tensione o la stanchezza di mamma e papà, al punto che il tempo che i genitori trascorrono con i figli quando sono stanchi e stressati finisce per essere controproducente per il benessere emotivo dei bambini. Il modo migliore per prendersi cura di loro è quindi imparare a prendersi prima di tutto cura di se stessi.
Assicurarci un adeguato numero di ore di sonno, programmare pause regolari e dedicare qualche minuto ad attività anti-stress (come la meditazione o lo stretching) può aiutarci a mantenere la serenità anche quando il carico di lavoro si fa più intenso, garantendoci le energie necessarie a prenderci cura al meglio dei nostri figli.