La ricerca della felicità: ecco una “dieta” per ottenerla

La ricerca della felicità: ecco una “dieta” per ottenerla

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Manca poco più di un mese alla fine dell’anno: è giunta l’ora di preparare la propria lista di buoni propositi per il nuovo anno alle porte. Per quanto ci riguarda, al primo posto c’è sempre il raggiungimento della felicità e della soddisfazione personale. Per molti sembrerà un’utopia o un desiderio impossibile da realizzare, ma alcune ricerche in ambito psichiatrico dimostrano che è possibile “nutrire” la nostra mente con una vera e propria “dieta” in grado di produrre un equilibrio ottimale tra le pulsioni principali che il nostro cervello è progettato per soddisfare. 

I 7 ingredienti per raggiungere la felicità

Lo psichiatra americano David Rock e il suo collega Daniel J. Siegel individuano le sette attività mentali fondamentali che sono alla base di un cervello sano e di una mente “felice” (definiti come “The healthy mind platter“):

1. Sonno: quando dormiamo il nostro cervello consolida quello che ha appreso durante la veglia e recupera le energie impiegate nel corso della giornata.

2. Attività fisica: quando muoviamo il nostro corpo in maniera aerobica (se possibile), il nostro cervello si rafforza in molti modi.

3. Introspezione: quando riflettiamo sulle nostre sensazioni, sui  nostri pensieri e sentimenti, aiutiamo il nostro cervello a integrare meglio i suoi processi interni.

4. Concentrazione: quando siamo concentrati sul raggiungimento di un obiettivo ci mettiamo alla prova, e questo crea delle connessioni profonde nel nostro cervello

5. Riposo (inattività): quando non siamo concentrati su un obiettivo specifico, e permettiamo alla nostra mente di vagare e rilassarsi, il nostro cervello si ricarica.

6. Gioco: quando ci concediamo atteggiamenti spontanei e creativi il nostro cervello è stimolato a creare nuove connessioni.

7. Interazione sociale: quando interagiamo con altre persone, meglio se faccia a faccia, o quando ci prendiamo il tempo per immergerci nella natura, attiviamo i circuiti relazionali del nostro cervello.

Queste sette attività rappresentano l’apporto nutritivo che permette al nostro cervello di funzionare a dovere, e di raggiungere uno stato che riconosciamo come felicità e soddisfazione. L’idea dei due psichiatri infatti è che un cervello felice è un cervello in cui tutte le attività fondamentali sono bilanciate e integrate. Trovare ogni giorno un po’ di tempo per ciascuna di queste attività ci permetterà di rafforzare le potenzialità della nostra mente, e ci renderà più abili nello stabilire connessioni con gli altri.

Così come non è sano mangiare pizza sette giorni su sette, allo stesso modo una vita fatta esclusivamente di concentrazione e poco sonno non porta alla salute mentale. Chiaro, ognuno di noi è differente, e dovrà trovare il proprio “metabolismo”: non c’è quindi un tempo prestabilito da spendere in ciascuna attività. Come in ogni dieta ben bilanciata, ci sono più combinazioni che possono funzionare bene insieme.

Le nostre proposte per elaborare una “dieta della felicità”:

  • Coltivare relazioni umane autentiche
  • Concedersi più tempo per se stessi
  • Imparare a staccare la spina dalle dinamiche lavorative
  • Trovare un lavoro che per noi abbia senso e che ci piaccia
  • Imparare a delegare e non pretendere di poter fare sempre tutto da soli
  • Spegnere il telefono e riscoprire il piacere della concentrazione
  • Imparare a gestire meglio il nostro tempo (in fondo il tempo è tutto ciò che abbiamo!)
  • Viaggiare di più
  • Fare più attività fisica
  • Fare progetti senza ansia o paura per il futuro
  • Riscoprire il piacere del gioco
  • Accogliere il cambiamento e la differenza
  • Non trattare con troppa serietà le questioni importanti (spesso un’eccessiva serietà porta alla staticità del pensiero)
  • Vedere i propri errori come occasioni per agire in maniera migliore in futuro, senza cadere in atteggiamenti di autocommiserazione
  • Non riporre negli altri la propria soddisfazione personale, ma cercarla in se stessi
  • Non restare ancorati al passato, ma vivere nel presente
  • Rifiutare le convenzioni sociali nelle quali non ci riconosciamo

Insomma, la “dieta” per la felicità ci offre abbastanza materiale su cui lavorare! Se abbiamo dimenticato qualcosa, aggiungi pure i tuoi propositi personali: per farlo, pensa a ciò che conta di più per te e cosa potresti fare per ritrovare quell’ “essenza” che troppo spesso senti sfuggirti durante le tue giornate. Stampa poi la lista e appendila in un posto dove potrai leggerla ogni giorno: sulla tua scrivania, in ufficio o sul frigorifero in cucina.

Noi da parte nostra possiamo aiutarti a riscoprire la concentrazione e ottimizzare l’uso del tuo tempo: basta affidare il tuo telefono a una delle nostre assistenti virtuali per ritrovare un po’ di meritata pace e staccare la spina dallo stress lavorativo. Tutto il resto però richiede un serio lavoro di introspezione e messa in questione di se stessi. Siete pronti?