Insonni e improduttivi? Chi dorme poco lavora peggio

Insonni e improduttivi? Chi dorme poco lavora peggio

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La qualità del riposo è importante tanto per la salute che per il rendimento sul lavoro, ma la nostra società soffre di una vera e propria epidemia di mancanza di sonno.

Si dorme poco e male

Gli italiani dormono poco e male: secondo i dati più recenti, oltre 4 milioni di persone nel nostro paese soffrono di insonnia cronica. C’è chi fatica a prendere sonno e si rigira per ore nel letto, chi si addormenta sul divano davanti alla televisione, chi si sveglia più volte nel corso della nottata. Negli ambulatori medici, oltre il 60% dei pazienti lamenta un qualche tipo di disturbo del sonno e quasi la metà degli insonni cronici è costretta a ricorrere a un trattamento farmacologico.

La carenza di sonno è considerata uno dei principali mali del nostro tempo da Arianna Huffington, fondatrice di Huffington Post e autrice del libro La rivoluzione del sonno, in cui mette in guardia sui pericoli del dormire troppo poco. Stando a Huffington, le necessità imposte dal nostro stile di vita odierno ci rubano preziose ore di sonno ogni notte: si stima infatti che nel 1942 la percentuale di popolazione che dormiva meno di 6 ore a notte si aggirasse attorno all’11%, oggi quella percentuale supera il 40%. Ma quali sono gli effetti di una cronica mancanza di sonno?

Gli effetti della mancanza di riposo

Matthew Carter, professore di biologia e autore di una Ted Talk dal titolo La scienza del sonno (e l’arte della produttività), paragona la mancanza di sonno ad abitudini dannose come fumare o mangiare cibo spazzatura, in termini di effetti negativi per la salute. Il sonno è infatti essenziale per la produzione della somatotropina (il cosiddetto ormone della crescita), che è a sua volta indispensabile per supportare lo sviluppo muscolare e il metabolismo dei grassi. Anche il sistema immunitario è più efficiente durante il sonno. Per questi motivi, dormire poco aumenta il rischio di patologie come obesità, diabete, malattie cardiovascolari e infezioni, ma anche di disturbi psicologici come ansia e depressione.

Chi dorme male ha anche maggiori difficoltà a concentrarsi e vede di conseguenza calare drasticamente il proprio rendimento sul lavoro. Uno studio di RAND ha quantificato l’impatto sulla produttività della mancanza di sonno in termini di perdite economiche: oltre 400 miliardi di dollari annui nei soli Stati Uniti.

Perché si dorme troppo poco

Cosa si intende per dormire poco e quante ore di sonno sono davvero necessarie? Dipende. Stando agli esperti, la quantità di sonno ottimale è diversa per ciascuno di noi, anche se per un adulto sano sono necessarie generalmente fra le 6 e le 8 ore. Il modo migliore per capire se stiamo dormendo meno di quanto dovremmo è ascoltare il nostro corpo: se ci sentiamo spesso assonnati durante la giornata, la causa è molto probabilmente la mancanza di riposo.

Secondo le ricerche condotte da Carter fra studenti e lavoratori, i motivi per cui dormiamo troppo poco sono principalmente tre. In primo luogo, le nostre giornate sono fitte di impegni che sentiamo di dover portare a termine a ogni costo. Paradossalmente, chi dorme meno di sei ore a notte lo fa spesso perché desidera essere più produttivo. La seconda causa di insonnia sono le preoccupazioni legate alla vita quotidiana, che generano stress e che finiscono per rendere difficile addormentarsi. Così finiamo per trascorrere ore a girarci nel letto, magari pensando a ciò che ci aspetta il giorno dopo. Infine, Carter ha scoperto che molti di noi fanno fatica a mettere via le distrazioni (in particolar modo smartphone e tablet) quando arriva il momento di dormire. Il risultato è che andiamo a letto troppo tardi e dormiamo meno del necessario.

Dormire come un bambino?

Gli studi sul sonno rivelano anche che il segmento della popolazione che ha la migliore qualità del sonno sono i bambini, nonostante (come sa bene ogni genitore) i più piccoli siano notoriamente difficili da far mettere a letto. I pediatri consigliano spesso di abbassare le luci, spegnere la TV e usare fiabe della buonanotte o piccoli rituali come mettere il pigiama e lavare i denti per aiutare i bambini ad addormentarsi.

Secondo Matthew Carter, è proprio il fatto che al sonno dei bambini venga dedicata particolare attenzione a far sì che dormano meglio. Ma le stesse raccomandazioni valgono per gli adulti: in altre parole, anche da grandi dovremmo imparare a ‘metterci a letto’, con buone abitudini e piccoli rituali. Semplici gesti raccolti in una night routine sono in grado di avere effetti significativi sulla qualità del sonno, rendendo più facile sia addormentarsi che dormire indisturbati per tutta la notte.