Influenza e malanni stagionali: come evitare il contagio in ufficio
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Gli ambienti di lavoro sono uno dei principali luoghi di diffusione di influenze e altre malattie infettive, ma è sufficiente seguire alcune semplici regole per tutelare la nostra salute e quella degli altri.
L’ufficio è uno dei principali luoghi di contagio
Ogni inverno milioni di italiani sono costretti a letto da influenza, raffreddore e altri malanni stagionali, che colpiscono ogni anno circa il 9% della popolazione. L’ufficio è uno dei contesti in cui più facilmente si propagano le infezioni virali e batteriche, che costano ogni anno 15 milioni di euro in produttività perduta e oltre 195.000 giorni di lavoro mancati.
Da un lato lavorare in un ufficio costringe a una costante prossimità con clienti e colleghi che moltiplica le occasioni di contagio, poiché la maggior parte delle infezioni viene trasmessa per via aerea attraverso il contatto con particelle di saliva, muco e respiro provenienti da persone infette. Queste particelle vengono nebulizzate nell’aria quando si starnutisce, si tossisce o ci si soffia il naso e gli agenti patogeni possono diffondersi a oltre un metro di distanza, perciò la vicinanza fisica con i colleghi espone più facilmente a questo tipo di contagio. Uno studio dell’università dell’Arizona ha scoperto che un solo impiegato malato può contagiare più della metà dei colleghi nell’arco di appena quattro ore.
Virus come quello del raffreddore o dell’influenza e infezioni gastrointestinali di origine batterica possono diffondersi anche tramite il contatto con superfici contaminate, come avviene quando si toccano oggetti e macchinari di uso comune precedentemente utilizzati da colleghi malati. Telefoni, mouse, tastiere e scrivanie sono fra gli oggetti più a rischio da questo punto di vista: secondo una ricerca del Cleaning Service Group la scrivania dell’impiegato medio ospita 400 volte più germi della tavoletta di un bagno pubblico. Virus e batteri, inoltre, possono sopravvivere e rimanere attivi su questo tipo di superfici per giorni, aumentando la possibilità di contagio.
Semplici regole per evitare la diffusione
Mantenere le distanze. Quando si vive a stretto contatto è più che mai facile scambiarsi germi e infezioni, soprattutto durante i mesi invernali. Perciò se sospettiamo di essere malati teniamoci a distanza di almeno un metro da amici, colleghi e familiari ed evitiamo qualsiasi forma di contatto fisico come strette di mano e abbracci. Se temiamo di passare per maleducati, spieghiamo a quanti ci stanno intorno che il nostro tenerci a distanza è un modo per tutelare la loro salute.
Coprire bocca e naso in caso di starnuti e colpi di tosse. La nebulizzazione di microparticelle di saliva contenenti agenti patogeni è uno dei principali veicoli di diffusione per virus come il raffreddore o l’influenza. Per evitare di contagiare chi ci sta intorno, quando sentiamo il bisogno di starnutire o di tossire cerchiamo di farlo in un fazzoletto, avendo cura di buttarlo subito dopo l’uso. Se non abbiamo un fazzoletto a disposizione anziché usare la mano possiamo tossire o starnutire nell’incavo del gomito, in modo da limitare la dispersione di potenziali patogeni.
Lavarsi le mani. Le mani sono la parte del corpo che più frequentemente entra in contatto con superfici e oggetti potenzialmente contaminati, per questo i medici consigliano di lavare spesso le mani nel corso della giornata, preferibilmente con acqua e sapone. Meglio invece evitare gel antibatterici e prodotti disinfettanti: anche se rappresentano un’ottima alternativa nei casi in cui non sia possibile lavarsi le mani, studi clinici hanno dimostrato che acqua e sapone producono risultati migliori di qualsiasi altro prodotto.
Attenzione agli oggetti di uso comune. I telefoni, le scrivanie, le maniglie delle porte e le pulsantiere degli ascensori sono fra le superfici più esposte al contatto con agenti infettivi, anche perché sono quelle su cui si accumulano più germi. È quindi importantissimo fare attenzione agli oggetti o ai macchinari di cui si servono più persone all’interno dell’ufficio e lavarsi le mani ogni volta si entra in contatto con una di queste superfici, per minimizzare l’esposizione a virus e batteri.
Evitare di toccarsi il viso con le mani. Per propagare l’infezione è necessario che gli agenti patogeni riescano a penetrare e moltiplicarsi all’interno del nostro organismo e la bocca, gli occhi e il naso rappresentano alcuni fra i principali punti d’accesso per virus e batteri. Uno studio pubblicato su Occupational Environment Hygiene ha rilevato che l’impiegato d’ufficio medio si tocca il viso più di 15 volte l’ora, nella maggior parte dei casi senza neppure accorgersene.
Rimanere a casa. Secondo i dati del Center for Disease Control and Prevention statunitense, una persona malata può diffondere l’infezione ai colleghi già dal giorno precedente alla comparsa dei primi sintomi e per un’intera settimana dall’inizio della malattia. Questo significa che è possibile infettare gli altri prima ancora di rendersi conto di essere malati e che rimanere a casa dal lavoro appena si avvertono i primi sintomi è uno dei metodi più efficaci per prevenire il contagio.