Giornata no in ufficio? 4 metodi per tornare produttivi

Giornata no in ufficio? 4 metodi per tornare produttivi

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Stanchezza, scarsa concentrazione, cattivo umore sono solo alcuni dei fattori che possono rendere impossibile dedicarsi produttivamente al lavoro, ma anche nella peggiore delle giornate è possibile ritrovare la produttività perduta mettendo in pratica alcune semplici strategie.

Riordina lo spazio di lavoro

L’ambiente in cui lavoriamo ha un enorme impatto sulla nostra produttività: secondo uno studio condotto da Brother una scrivania disordinata e sommersa di carte ostacola la concentrazione, aumenta lo stress e fa perdere tempo prezioso alla ricerca di documenti e informazioni.

In una giornata in cui già facciamo fatica a concentrarci, essere costretti a lavorare in uno spazio disordinato e caotico può rendere ancora più difficile dedicarsi alle proprie mansioni. La soluzione? Dedicare qualche minuto a riordinare la scrivania, magari ascoltando della musica. Non solo riorganizzare la nostra postazione ci aiuta a sgomberare la mente dalle preoccupazioni e dai pensieri che ci impediscono di dedicarci al lavoro, ma alla fine avremo a disposizione anche uno spazio più ordinato ed efficiente.

Se non possiamo intervenire sul caos che imperversa nel nostro ufficio e abbiamo a disposizione un computer portatile, possiamo optare invece per un cambiamento di scenario: spostarci dalla nostra usuale postazione di lavoro, approfittando ad esempio di una sala riunioni vuota o della zona caffè, ci aiuterà a ritrovare la concentrazione e stimolerà la nostra creatività.

Elimina le distrazioni

Quando siamo stanchi, svogliati o di cattivo umore, cadiamo più facilmente preda delle distrazioni, che a loro volta rendono più difficile dedicarci al lavoro, incoraggiando l’instaurarsi di un circolo vizioso dal quale può essere molto difficile uscire.

Soprattutto se ci accorgiamo di avere una ‘giornata no’, assicuriamoci di tenerci lontani da qualsiasi tipo di distrazione, che si tratti di email e social network o del nostro sito internet preferito. Se non possiamo contare sulla nostra sola forza di volontà, possiamo servirci di programmi che blocchino temporaneamente l’accesso ad alcuni siti internet e social network come FocusMe o di estensioni per il browser come LeechBlock (Firefox) o StayFocused (Chrome).

Per ridurre al minimo le distrazioni rappresentate dalle chiacchiere dei colleghi, indossiamo delle cuffie in grado di bloccare i rumori ambientali, anche se non stiamo ascoltando della musica. Se dovessimo continuare a venire interrotti dai colleghi, spieghiamo a chi lavora con noi che abbiamo bisogno di lavorare indisturbati per un po’ e chiediamo educatamente di rimandare a un secondo momento le comunicazioni non urgenti.

Comincia dalla cosa più semplice

Quando ci accorgiamo di non riuscire a concentrarci e lavorare come vorremmo, è facile cadere preda del panico e sentirsi sopraffatti al pensiero di tutti i compiti che dobbiamo portare a termine entro la fine della giornata lavorativa.

In questi casi la soluzione è partire dal compito più semplice fra quelli presenti nella nostra to-do list. Dedicarci a qualcosa di poco impegnativo ci permette di metterci al lavoro anche quando la nostra capacità di concentrazione è al minimo, ma soprattutto la soddisfazione di aver portato a termine qualcosa è spesso sufficiente a rimettere in moto la nostra produttività.

Fai pause frequenti

 Per quanto controintuitivo possa sembrare concedersi molteplici momenti di pausa in una giornata in cui già non riusciamo a combinare niente di produttivo, la verità è che le pause sono indispensabili per rinnovare le nostre energie e stimolare la nostra creatività.

Possiamo affidarci a un sistema collaudato come la tecnica del pomodoro o usare un sistema personalizzato per ricordarci che è il momento di fare una pausa, l’importante è concedersi a intervalli regolari qualche minuto per fare due passi, allontanarsi dalla scrivania e dedicarsi temporaneamente ad altro. La nostra produttività ne trarrà enorme giovamento e il tempo apparentemente ‘sprecato’ nelle pause sarà in realtà ‘riguadagnato’ quando ci rimetteremo alla scrivania energizzati e con la mente sgombra, pronti a dedicarci al nostro lavoro.