Cronico o acuto? Impara a riconoscere i diversi tipi di stress
- Work Life Balance
Pensiamo che lo stress sia tutto uguale, ma stress acuto e stress cronico sono il prodotto di problemi diversi e richiedono soluzioni specifiche.
Siamo abituati a sentir parlare di stress in termini generici (come riconoscerne i sintomi, come combatterlo, come evitarlo), ma in realtà esistono due diversi tipi di stress: lo stress cosiddetto acuto e quello cronico. Lo stress acuto è di gran lungo il più diffuso e si manifesta in situazioni di grande difficoltà che hanno però una durata limitata nel tempo. La necessità di lavorare fino a tardi nei giorni immediatamente precedenti la consegna di un progetto importante, un litigio con un collega, la perdita di un potenziale cliente sono esempi di situazioni lavorative che possono scatenare un episodio di stress acuto.
Lo stress cronico, al contrario, è legato a fattori stressanti che durano nel tempo e che ci fanno sentire sotto pressione per mesi o, nei casi peggiori, anni. Lo stress cronico insorge quando, ad esempio, ci troviamo a rimanere regolarmente in ufficio fino a tardi più volte a settimana (e magari anche durante il fine settimana), quando ci muoviamo in un ambiente professionale caratterizzato da tensioni e dissensi o quando ci sentiamo per molto tempo insoddisfatti della nostra vita professionale, al punto da perdere la motivazione.
Come riconoscere lo stress acuto dallo stress cronico?
Nelle situazioni di stress acuto, la risposta fisiologica è spesso evidente: nella maggior parte dei casi essa si manifesta immediatamente dopo l’evento stressante con aumento del battito cardiaco, sudorazione eccessiva, tensione muscolare e intensi stati di agitazione. Al tempo stesso, i pensieri si focalizzano sull’evento stressogeno finché ci è impossibile pensare ad altro. A questo punto, possono comparire ansia o irritabilità e malumore.
Lo stress cronico si manifesta invece con una serie di sintomi che possono essere difficili da ricondurre alla causa stressante. Fra questi: abbassamento dei livelli di energia, disturbi del sonno (insonnia o sonnolenza eccessiva), difficoltà di concentrazione, problemi di appetito e dolori ricorrenti. Non tutti questi sintomi sono presenti in coloro che soffrono di stress, che spesso si limitano a manifestarne solo un paio. L’aspetto più importante è la durata: sintomi che durano da settimane o mesi sono generalmente il prodotto di stress cronico.
I pericoli dello stress cronico
Mentre lo stress acuto è un fenomeno che il nostro corpo è capace di gestire senza troppi problemi, lo stress cronico è molto più problematico per l’organismo. Quando si protrae nel tempo per settimane o mesi, può infatti avere conseguenze anche gravi per la salute, come nel caso della sindrome da burnout.
Uno degli effetti più insidiosi dello stress cronico riguarda le capacità cognitive. Quando i livelli di cortisolo (uno degli ‘ormoni dello stress’) rimangono alti per molto tempo, si possono infatti verificare danni cerebrali che influenzano i processi decisionali, la concentrazione e la capacità di giudizio. A lungo andare chi soffre di stress cronico può trovarsi a notare difficoltà di memoria e di apprendimento o notare i primi sintomi di sindromi depressive o ansiose.
Lo stress cronico è pericoloso anche dal punto di vista fisico: l’innalzamento della pressione dovuto allo stress prolungato può infatti sfociare in patologie cardiovascolari e sindromi metaboliche. Per questo è importante correre ai ripari il prima possibile, quando cominciamo a notare i primi sintomi dello stress cronico.
Come combattere i diversi tipi di stress
Gli episodi di stress acuto si risolvono generalmente nel tempo, senza la necessità di interventi particolari. Poiché sono scatenati da un evento preciso, i sintomi tendono ad attenuarsi tanto più ci si allontana nel tempo dall’evento. Tuttavia, se gli attacchi di stress acuto diventano frequenti, è possibile che ci troviamo di fronte a una vera e propria sindrome ansiosa. Per superarla, la cosa migliore è investire nel proprio benessere psicofisico e rivolgersi a uno psicologo specializzato in questo tipo di disturbi.
Superare lo stress cronico richiede invece interventi più mirati, che riguardano lo stile di vita e l’approccio al lavoro. Se il nostro stress deriva dal un eccessivo carico di lavoro, da una forte insoddisfazione professionale o da fattori sociali legati all’ambiente di lavoro, la soluzione potrebbe infatti comportare un cambiamento di carriera o una sostanziale ristrutturazione del nostro ruolo professionale. Anche in questo caso, rivolgersi a un medico specializzato in disturbi dello stress può aiutarci a identificare le cause del nostro malessere e ritrovare la serenità.