Come (ri)trovare la motivazione sul lavoro?
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Restare motivati sul lavoro non è sempre facile, soprattutto perché la nostra motivazione tende a variare di giorno in giorno. Ecco come (ri)trovarla.Soprattutto sul lavoro, la motivazione personale può essere un animale difficile da domare. Ci sono giornate in cui ci sentiamo pieni di voglia di fare, salvo poi scoprirci svogliati il giorno successivo. In questi casi ci costringiamo a portare a termine i nostri incarichi, ma senza alcuna reale convinzione. E quando mancano l’ispirazione e la concentrazione, le conseguenze per la produttività non possono che essere negative. Così continuiamo a lavorare pensando: “Speriamo che la motivazione mi torni presto!”. Ma se invece fosse possibile imparare a riaccenderla in qualsiasi momento? Ecco 4 metodi efficaci per (ri)trovare la motivazione a lavorare anche quando non si è dell’umore giusto:
1. Non concentrarsi sulle difficoltà
Innanzitutto, non c’è nulla di più demotivante del concentrarsi sugli ostacoli e sulle difficoltà. Facendolo, si finiscono per evidenziare solo gli aspetti negativi e si rischia di non saper più da che parte rifarsi. Non importa quanto complicato sia il compito da eseguire, dovremmo sempre concentrarci sulla soddisfazione che proveremo una volta che avremo finito. Perché con la giusta mentalità saremo sicuramente in grado di portare a termine anche gli incarichi o i progetti più difficili.
Possiamo pensare a queste sfide lavorative come a delle vere e proprie prove, da completare per fare progressi nella nostra carriera. In questo modo sarà molto più facile trovare le energie necessarie ad affrontare il nostro lavoro.
Per rendere tutto più facile, possiamo mettere in pratica tecniche di visualizzazione positiva che ci aiutino ad affrontare le difficoltà in maniera costruttiva. Oltre a favorire il rilassamento e a stimolare la motivazione, questo approccio permette anche di trovare soluzioni migliori per superare gli ostacoli lavorativi.
2. Definire obiettivi intermedi settimanal
Un progetto complesso e ambizioso, magari a medio o lungo termine, può farci sentire intimoriti e scoraggiati. La sua portata rischia di farcelo apparire irrealizzabile, come se si trattasse di un ostacolo insormontabile. In questi casi, la soluzione è semplice: suddividere l’obiettivo principale in sotto-obiettivi più gestibili.
L’idea è quella di spezzettare un incarico di grandi dimensioni in piccoli incarichi settimanali, per renderlo più ‘digeribile’. Ciascuno degli obiettivi intermedi può poi essere ulteriormente frammentato in obiettivi ancora più piccoli, da eseguire in tempi più brevi. In questo modo, ciascun passaggio ci apparirà più facile da portare a termine. A ogni traguardo raggiunto, poi, potremo goderci il senso di soddisfazione dato dal vedere l’obiettivo finale avvicinarsi sempre di più.
In questo modo sarà molto più facile mantenere alta la motivazione di settimana in settimana. Soprattutto, eviteremo di sentirci sempre più demotivati di fronte a incarichi che sembrano impossibili da affrontare.
3. Mettere da parte le cose meno importanti
La nostra mente a volte è occupata da questioni che non sono realmente importanti. Anche se non ce ne accorgiamo, queste preoccupazioni finiscono per richiedere un gran dispendio di energie mentali. Più alto diventa il carico mentale, più è facile che diminuisca la nostra motivazione.
È il momento di risolvere il problema una volta per tutte! L’idea è quella di stabilire delle priorità per poterci concentrare sugli incarichi e gli obiettivi che meritano davvero la nostra attenzione. Diamo un’occhiata alla nostra lista delle cose da fare e classifichiamole in ordine di importanza. A questo scopo, può aiutarci il metodo della matrice di Eisenhower.
I compiti che finiranno in fondo alla lista saranno quelli di minima importanza. Meglio eliminarli del tutto per poterci dedicare a quelli che hanno una portata più ampia o che sono semplicemente più importanti. Lavorare in vista di un traguardo importante è molto più motivante! L’orgoglio legato al senso di importanza che si riconosce al proprio lavoro è uno dei principali fattori di motivazione per i lavoratori italiani!
4. Buttarsi a capofitto!
Ci sono casi in cui la mancanza di motivazione è dovuta al fatto che ci troviamo ad affrontare un compito che non vogliamo portare a termine. Finiamo per vivere la situazione come una condanna e preferiamo dedicarci a qualsiasi cosa tranne che a quello specifico incarico. Purtroppo, ci sono cose alle quali non si può sfuggire. Tanto più a lungo tenderemo a rimandare il compito, tanto meno motivati saremo a portarlo a termine.
Per trovare la motivazione a fare qualsiasi cosa, a volte il trucco più efficace è quello più semplice: mettersi al lavoro. Invece di procrastinare, aspettando che sia la motivazione a trovare noi, scegliamo di prendere il torno per le corna. Il modo migliore per liberarsi di un compito sgradito è quello di portarlo a termine!
Una volta che ci saremo messi all’opera, saremo meno tentati dal rimandare per dedicarci ad altro. Ma c’è di meglio: una volta finito con il compito che trovavamo così fastidioso ci sentiremo più fieri e … più motivati per affrontare tutto il resto!