Combattere lo stress con la meditazione
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La pratica della mindfulness meditation, o meditazione consapevole, è un valido alleato contro lo stress che permette di migliorare tanto la concentrazione che la memoria.
La soluzione a un’epidemia mondiale
Stress, difficoltà di concentrazione, problemi di memoria e mancanza di energie sono i principali sintomi di quella che è stata ribattezzata la sindrome del lavoratore moderno, sovraccarico di impegni e costretto a dividere la propria attenzione fra incarichi spesso molto diversi fra loro. In Italia 9 persone su 10 soffrono a causa dello stress e nel resto del mondo le cose non stanno diversamente, al punto che la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato lo stress una vera e propria epidemia al livello globale.
Per contrastare il dilagare di questo fenomeno, nell’ultimo decennio sono stati condotti numerosi studi allo scopo di identificare un rimedio efficace al problema dello stress da lavoro. Dagli orari flessibili, a una maggiore autonomia nella scelta degli spazi, fino alle tecniche più avanzate di organizzazione del lavoro, la ricerca ha identificato numerose potenziali soluzioni in grado di migliorare la qualità della vita dei lavoratori. Tuttavia, finora lo strumento che si è dimostrato più efficace per combattere lo stress e migliorare la concentrazione è la pratica della meditazione, in particolare della cosiddetta mindfulness meditation.
Cos’è e come si pratica la meditazione consapevole
La meditazione è una pratica conosciuta sin dall’antichità, che rappresenta ancora oggi parte integrante di molte tradizioni religiose e filosofiche. Esistono numerose tecniche di meditazione ma, anche se diverse nella pratica, tutte mirano allo stesso scopo: coltivare la capacità di attenzione e la consapevolezza al fine di ottenere lucidità mentale e stabilità emotiva. La mindfulness meditation, in particolare, permette di allenare la capacità di osservare il momento presente e i propri pensieri con partecipe distacco, cioè senza esprimere giudizi.
Uno dei vantaggi della mindfulness meditation è che non richiede particolari conoscenze o capacità per iniziare a praticarla e i risultati sono osservabili già a partire dalle prime settimane. Il modo migliore per apprendere le tecniche di mindfulness è sicuramente quello di frequentare un corso basato sugli studi del Dr. Jon Kabat-Zinn, ideatore del metodo. Tuttavia, per avvicinarsi a questo tipo di meditazione e cominciare a sperimentarne i vantaggi, si può cominciare praticando la meditazione del respiro. Questa tecnica di meditazione si basa sull’osservazione consapevole del proprio respiro e richiede soltanto un luogo tranquillo, abiti comodi e dieci minuti al giorno del nostro tempo. Possiamo farci guidare da applicazioni come Calm o Headspace oppure limitarci a impostare un timer, poi chiudere gli occhi e porre l’attenzione sul nostro respiro. Ogni qualvolta ci accorgiamo che la nostra mente viene distratta da pensieri esterni, dovremmo semplicemente prenderne atto e riportare la nostra attenzione sul ritmo del respiro fino allo scadere del tempo stabilito. L’unico vero requisito necessario per questo tipo di meditazione è la costanza, la regolarità della pratica è infatti più importante della durata di ciascuna sessione: cinque minuti tutti i giorni sono più efficaci di quindici minuti due volte la settimana.
Benefici immediati per la mente
Una pratica regolare della meditazione consapevole può portare in breve tempo vantaggi significativi, prima di tutto in termini di riduzione dello stress. Un recente studio ha scoperto infatti che la pratica della meditazione riduce la risposta infiammatoria causata dagli ormoni che vengono prodotti dal nostro corpo quando siamo in condizioni di stress. In altre parole, questo tipo di meditazione attenua gli effetti collaterali dello stress e protegge dalle sue ripercussioni fisiche e psicologiche: chi medita non solo avverte lo stress in maniera più lieve, ma mostra anche una migliore capacità di recupero dopo essere stato esposto a eventi e situazioni stressanti. Gli effetti positivi della mindfulness meditation si estendono anche alle capacità cognitive: una pratica quotidiana della durata di dieci minuti è sufficiente a migliorare la capacità di concentrazione, come dimostra uno studio pubblicato sulla rivista Nature. I risultati evidenziano come coloro che praticano la respirazione consapevole ottengano risultati del 9% migliori nei test che misurano la capacità di concentrazione.
La meditazione sembra anche in grado di renderci più resistenti alle distrazioni: un esperimento condotto dall’Università di Washington mostra che chi si dedica alla meditazione consapevole è in grado di rimanere concentrato più a lungo rispetto a chi non pratica alcuna forma di mindfulness. Il dato più sorprendente tuttavia, riguarda gli effetti della meditazione sulla memoria a breve e lungo termine: nel sopracitato esperimento, i soggetti che avevano meditato erano in grado di ricordare molti più dettagli relativi ai test ai quali erano stati sottoposti, rispetto al gruppo di controllo. Studi recenti sembrano addirittura indicare che la meditazione sia in grado di scongiurare o rallentare la perdita di memoria legata all’avanzare dell’età e a patologie neuro-degenerative come il morbo di Alzheimer.