Retribuzione da freelance: tariffe orarie o a progetto?
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Forbes ha definito il 2017 come l’anno dell’ascesa dei freelancer, che già costituiscono il 35% della forza lavoro negli Stati Uniti e il 21% dei lavoratori in Italia, secondo Eurostat. A dispetto di questa crescita, un articolo del Guardian sul tema evidenzia come la questione delle tariffe rimanga per i freelancer una delle più spinose da affrontare, soprattutto all’inizio della carriera. Uno dei punti più dibattuti riguarda il tipo di tariffazione da adottare: compenso orario o a progetto?
Il valore del tempo e il valore del lavoro
La maggior parte dei freelancer utilizza una tariffa oraria, soprattutto nei primi anni di attività, anche in virtù del fatto che, per molti, il punto di riferimento è il mondo del lavoro dipendente, dove il compenso orario è la norma.
Questo approccio, benché estremamente diffuso, non è sempre il più adatto alla situazione lavorativa dei freelancer, ai quali converrebbe invece, nella maggior parte dei casi, applicare una tariffa a progetto, o tariffa flat. Il motivo è che, per stabilire compensi adeguati, è fondamentale pensare in termini di valore del nostro lavoro anziché in termini di valore del nostro tempo.
Per un web-designer il restyling di un sito internet per conto di un’azienda può richiedere un numero di ore limitato e risultare in un compenso relativamente basso, rispetto all’impatto e al ritorno di immagine che la nuova veste grafica assicura all’azienda.
Questo esempio illustra chiaramente il motivo per cui, come freelancer, dovremmo sempre basare il nostro compenso sul valore che il nostro lavoro ha per il cliente, anziché sul tempo speso a portare a termine l’incarico che ci ha affidato.
Quando applicare una tariffa oraria
La tariffazione oraria è ideale per situazioni in cui si svolge un lavoro regolare e continuativo per uno stesso cliente, a tempo indefinito o quasi. Se lavoriamo per un’agenzia o un privato su base regolare, il nostro rapporto è più simile a quello di un impiegato che a quello di un freelancer ed è conveniente, tanto per noi che per i nostri clienti, applicare una tariffa oraria.
Il motivo è semplice: questo tipo di rapporti lavorativi raramente assume una forma contrattuale definita nel tempo, perciò né il freelancer né il cliente sanno per quanto tempo durerà la loro relazione professionale e ha senso perciò usare una tariffa oraria che rispecchi esattamente il volume di lavoro che svolgiamo.
Quando applicare una tariffa a progetto
In tutti gli altri casi, il nostro consiglio è quello di applicare una tariffa a progetto. Che si tratti di una richiesta di preventivo o delle trattative preliminari con un cliente o un’agenzia a proposito di un incarico che ha già una fine determinata, dovremmo applicare sempre una tariffa a progetto, indipendentemente dal volume di lavoro e dalla data di consegna.
I motivi principali sono due: da un lato può rivelarsi molto difficile fare una stima accurata delle ore necessarie per completare un progetto e troppo spesso capita di sottostimare il tempo effettivamente necessario (con conseguenti ripercussioni sui guadagni); dall’altro una tariffa a progetto permette al cliente di avere immediatamente un’idea dei costi ai quali andrà incontro.
Perché conviene applicare una tariffa a progetto?
I vantaggi riguardano principalmente il valore del nostro lavoro, sia per noi stessi che per il cliente: nella maggioranza dei casi, infatti, una tariffa a progetto corrisponde a un compenso più alto rispetto a quello che avremmo potuto ottenere con una tariffazione oraria ma comprende anche un maggior numero di servizi per il cliente (correzioni, revisioni, consulenza, ecc.).
La tariffazione a progetto, inoltre, ci libera dal dover tenere traccia e rendere conto al cliente di ogni minuto lavorato, permettendoci una maggiore libertà nell’organizzazione del lavoro, ma soprattutto mettendoci al riparo da tutti gli imprevisti difficili da calcolare in fase di negoziazione e garantendoci la tranquillità per lavorare con profitto.
Ancora non sei convinto dei vantaggi della tariffazione a progetto? Raccontaci perché in un commento!