Più collaborazione e meno gerarchie per le aziende di successo del futuro
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I risultati di una ricerca condotta da Asterys sulla gestione aziendale ritraggono i cambiamenti derivanti dalle trasformazioni già in atto e disegnano una mappa delle sfide per il domani.
Un progetto per immaginare il futuro
Nel tentativo di comprendere quali saranno le caratteristiche, le modalità operative e soprattutto i principi che condurranno al successo le aziende di domani, Asterys compagnia che si occupa di consulenza e sviluppo organizzativo, ha collaborato con ResearchNow, azienda leader nel settore delle ricerche di mercato online, al progetto di ricerca denominato “Organization 3.0 The Company of the Future“.
Il progetto ha coinvolto oltre 800 fra manager, dipendenti ed esperti di risorse umane afferenti ad aziende italiane, europee e americane al fine di individuare i limiti, organizzativi e pratici delle aziende di oggi e per comprendere quali siano i reali ostacoli al raggiungimento del successo di un’azienda in un mondo che va facendosi sempre più complesso e competitivo.
«Ai partecipanti all’indagine è stato chiesto di immaginare come sarà l’azienda ideale del futuro, presentando loro alcuni scenari e invitandoli a scegliere quello che dal loro punto di vista avrebbe meglio caratterizzato un’organizzazione capace di apprendere e cambiare, di tirar fuori il meglio da chi lavora per essa, un’azienda che prospera nonostante l’incertezza, il cambiamento continuo e le sfide che il suo ambiente le presenta», così Giovanna D’Alessio, Partner Asterys, spiega le modalità di ricerca del progetto pubblicato a marzo 2018.
Il ritratto delle aziende di domani
Per il 52% degli intervistati, una delle caratteristiche chiave delle aziende di successo sarà la capacità di riorganizzare le proprie strutture interne e trasformarsi in una rete di team che collaborano fra loro. Infatti, oltre il 56% degli intervistati italiani è convinto che in futuro le decisioni saranno decentralizzate e prese a livello del team e il 23% di essi è convinta che persino la figura del leader formale sia destinata a scomparire nel corso del prossimo decennio.
Un altro dato interessante riguarda l’accesso alle informazioni: il 64% dei partecipanti allo studio (e il 58% del campione italiano) si aspetta più trasparenza dalle aziende e ritiene fondamentale che tutti i dipendenti di un’azienda abbiano accesso alle informazioni raccolte dall’azienda stessa, di qualsiasi natura esse siano e soprattutto se non contengono dati sensibili.
Per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro, il 64% degli intervistati ritiene che sia necessario operare una semplificazione delle metodologie di lavoro, per promuovere la collaborazione fra team diversi e per snellire e velocizzare i processi produttivi. Per il 77% dei partecipanti allo studio, è cruciale che le aziende si aprano sempre di più al cosiddetto smart work, anche per andare incontro alle necessità dei dipendenti.
Infine, il 52% del campione italiano di intervistati si aspetta che in futuro vengano abbandonati gli odierni parametri di misurazione del rendimento, per lo più basati su un sistema di valutazione annuale, per passare invece a un feedback pressoché continuo, sia a livello individuale che di team, che permetta una più accurata valutazione della performance.
Le 6 caratteristiche necessarie per il successo
Analizzando i dati emersi dallo studio di Asterys, emergono sei caratteristiche principali che gli intervistati ritengono necessarie per dare vita a un’azienda di successo, capace di affrontare le sfide del futuro.
- L’abbandono delle strutture gerarchiche in favore di strutture orizzontali, ossia meno leader e una maggiore attenzione all’interazione fra reparti e team diversi.
- La decentralizzazione del sistema decisionale, con maggiori responsabilità per i team e i singoli individui e una maggiore trasparenza riguardo il processo decisionale stesso.
- La collaborazione come elemento chiave dei processi produttivi, con maggiori opportunità di scambio fra dipartimenti e team che si occupano di progetti diversi.
- La condivisione e la libera circolazione delle informazioni, sia raccolte internamente che tramite ricerche di mercato.
- L’adozione di modalità di lavoro smart e una maggiore apertura nei confronti del lavoro da remoto.
- Il ripensamento dei criteri di valutazione del rendimento lavorativo, sostituendo un feedback diretto e continuo alle tradizionali metriche annuali.