La guida per curare e gestire la propria presenza online

La guida per curare e gestire la propria presenza online

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Una buona gestione della propria presenza in rete può rivelarsi un elemento decisivo per il successo di un freelancer: usare Internet come vetrina permette di aumentare la propria visibilità e raggiungere un numero maggiore di potenziali clienti, ma rende più facile anche creare e mantenere una buona rete di contatti professionali. Tuttavia, soprattutto per i freelancer all’inizio della carriera, può essere difficile decidere come impiegare al meglio tempo, denaro ed energie per ottenere i risultati migliori.

Da dove cominciare? Quali sono gli errori da evitare? Quali strategie comunicative adottare? Che uso fare dei social network? In questo articolo cercheremo di dare una risposta a questi interrogativi e di fornire qualche consiglio utile a tutti coloro che hanno deciso di sfruttare le potenzialità offerte da Internet per far conoscere i propri servizi.

L’identità visiva del freelancer

Il primo requisito per una presenza online efficace è la coerenza della propria identità visiva, poiché l’uso ricorrente di certi elementi grafici (logo, foto del profilo, sfondo, ecc.) garantisce la massima identificabilità e riconoscibilità. Per questo, è importante dedicare particolare attenzione all’elaborazione degli elementi grafici che ci rappresenteranno in rete.

Parliamo soprattutto di un logo semplice e riconoscibile, che possiamo realizzare noi stessi o per il quale possiamo affidarci ai servizi di un grafico professionista; useremo il nostro logo sia come base della grafica per il nostro sito web, sia sulla carta intestata, sui biglietti da visita, sulle fatture e come immagine o sfondo del nostro profilo sulle diverse piattaforme social. Se preferiamo usare come immagine del profilo una nostra fotografia, assicuriamoci che essa comunichi professionalità e affidabilità, rivolgendoci magari a un fotografo in grado di guidarci nella scelta dello sfondo e degli abiti più appropriati.

La nostra raccomandazione è quella di creare un vero e proprio kit da utilizzare su ogni piattaforma: avere sempre a disposizione il nostro logo, uno sfondo creato appositamente e una nostra foto di buona qualità ci faciliterà enormemente nella creazione di profili su diversi social network e ci assicurerà la massima riconoscibilità.

L’equilibrio fra personale e professionale

Uno degli errori più comuni e più pericolosi per un freelancer è quello di mischiare vita personale e attività professionale; questo è ancor più rilevante quando si parla di presenza online, perché mantenere vita personale e vita professionale separate tutela prima di tutto noi stessi, permettendoci di presentare ai nostri potenziali clienti un’immagine studiata appositamente per mettere in luce le nostre qualità lavorative.

In altre parole, anche se abbiamo già un profilo su molteplici social network e disponiamo già di un sito personale, è assolutamente sconsigliato usare questi canali per la promozione della nostra attività freelance. Questo non significa che non dovremmo sentirci liberi di mostraci in rete per quel che siamo, ma piuttosto che dovremmo limitare, nei nostri profili professionali, la condivisione di passioni, interessi e opinioni che non hanno alcuna attinenza con la nostra attività lavorativa.

Professionalità è la parola d’ordine anche in tema di comunicazione: che si tratti del sito dedicato alla nostra attività o del nostro profilo professionale, facciamo attenzione ai contenuti che decidiamo di condividere e assicuriamoci di leggere tutti i commenti e i messaggi che ci sono stati inviati, rispondendo a ciascuno in maniera chiara e professionale ed evitando di farci coinvolgere in discussioni sterili e inutili polemiche.

Il giusto approccio

Perché la nostra presenza in rete generi i massimi benefici, è necessario mantenere buoni livelli di attività sulle diverse piattaforme che sceglieremo di utilizzare: idealmente, dovremmo essere presenti e postare frequentemente contenuti, rispondere a messaggi e commenti, partecipare a discussioni e condividere contenuti altrui. È facile capire come questo possa finire per rappresentare un carico di lavoro consistente, che va ad aggiungersi agli altri impegni lavorativi della nostra attività freelance.

Per evitare il burnout da social network, il nostro consiglio è quello di tenere sempre in considerazione le proprie preferenze e la propria personalità nello scegliere le modalità e la frequenza della propria attività professionale online: inutile sforzarsi di essere eccessivamente socievoli se si tende, per natura o disposizione d’animo, all’introversione; allo stesso modo, i freelancer con un carattere più estroverso possono assecondare la propria inclinazione partecipando più frequentemente e più attivamente alle discussioni oppure commentando e condividendo contenuti altrui.

L’indispensabile

Come abbiamo già avuto modo di sottolineare in un precedente articolo, ogni freelancer dovrebbe disporre di un sito dedicato alla propria attività, dove siano raccolte le informazioni sui servizi offerti, alcuni esempi del proprio lavoro e i recapiti per un primo contatto. Il nostro sito dovrebbe rappresentare il fulcro della nostra presenza online ed essere direttamente collegato a tutti i nostri profili social.

Altro elemento pressoché indispensabile è un profilo su LinkedIn, un social network professionale pensato principalmente per la ricerca di lavoro e per il networking, che conta ormai oltre 460 milioni di utenti. Da ottobre 2016, LinkedIn ospita anche una sezione dedicata esclusivamente ai freelancer, chiamata Profinder, e progettata per fornire ai potenziali clienti un bacino di professionisti selezionati a cui attingere.

Irrinunciabile è anche la partecipazione ai social network dedicati a specifici profili professionali: sia che ci occupiamo di programmazione, di design, di traduzione o di consulenza fiscale è importante rimanere aggiornati sulle novità del nostro settore. Queste piattaforme, inoltre, rappresentano spesso un’ottima occasione per instaurare rapporti duraturi con altri professionisti, che possono sfociare in opportunità sia lavorative che promozionali.

Facebook, & Co.

I social network a carattere generale, come facebook, Google+ e Twitter, rappresentano, per via del loro vasto bacino di utenti, un ottimo spazio per pubblicizzare i propri servizi.

È importante ricordare che i nostri potenziali clienti ci valuteranno a partire dalle informazioni contenute nel nostro profilo: oltre a visualizzare le informazioni di contatto, infatti, chi visiterà la nostra pagina avrà accesso anche alle immagini da noi caricate, alla lista dei nostri interessi, ai gruppi e alle associazioni di cui facciamo parte, e si farà quindi un’idea del nostro lavoro e della nostra clientela a partire dai contenuti da noi pubblicati e dalle nostre interazioni online.

Prepariamo quindi una presentazione, che descriva in breve chi siamo e di cosa ci occupiamo, da usare su tutti i social network e cerchiamo di postare e condividere contenuti che siano rilevanti per la nostra attività e la nostra professione. Per sfruttare al massimo le opportunità fornite da queste piattaforme, possiamo condividere con il nostro pubblico i case studies più interessanti o più rilevanti, mettendo in luce in questo modo le nostre qualità e dando a chi ci legge un’idea più precisa del nostro approccio al lavoro.

Per rendere più facile la gestione dei nostri profili su piattaforme diverse, possiamo usare uno dei molti software gratuiti progettati a questo scopo, come Buffer, Hootsuite, DrumUp o Crowdfire. Questi programmi permettono non solo di aggiornare facilmente e contemporaneamente molteplici profili social, ma aiutano anche a raggiungere un pubblico più vasto e a scoprire contenuti rilevanti da condividere e commentare.